NON TUTTO IL MALE...

L'Artico resiste grazie all'estate fredda

Nessun nuovo record minimo previsto per quest'anno in base ai calcoli degli esperti

28 Ago 2013 - 16:42
 ©  Afp

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L'estate 2013 si annuncia clemente con i ghiacci dell'Artico: per quest'anno resisteranno allo scioglimento come non accadeva da anni e dovrebbero arrivare al fatidico "minimo annuale" previsto a metà settembre senza superare alcun record di scioglimento. E' quanto lasciano sperare i modelli di previsione elaborati dagli esperti della Nasa sulla base delle osservazioni fatte dai satelliti.

Ma non è ancora detta l'ultima parola - Questo è al momento lo scenario più probabile. Tuttavia bisogna considerare che "la temperatura media nell'Artico può variare fortemente da una settimana all'altra e per modificare la situazione è sufficiente una tempesta, come era accaduto nell'agosto 2012", osserva il coordinatore della ricerca, Joey Comiso, del Goddard Space Flight Center della Nasa a Greenbelt.

Comiso è anche l'autore del capitolo dedicato all'osservazione dei ghiacci del rapporto del Comitato intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc), in via di pubblicazione.    Anche se non sarà battuto un nuovo record, gli esperti non hanno dubbi che i ghiacci continueranno comunque a ridursi progressivamente con il ritmo sostenuto osservato negli ultimi dieci anni. "La tendenza a lungo termine finora osservata è assolutamente confermata", spiega il glaciologo Walt Meier, del centro Goddard della Nasa.

Quella dell'estate 2013 potrebbe quindi essere una parentesi dovuta a un'estate più fredda del solito. La ragione per cui quest'anno non sarà battuto il record di scioglimento dei ghiacci artici si deve infatti alle condizioni atmosferiche del luglio scorso, quando la bassa pressione atmosferica e le nubi sull'Artico centrale hanno mantenuto la temperatura a livelli inferiori alla media. E' questo il motivo per cui il 21 agosto scorso la superficie coperta dai ghiacci nell'oceano Artico era complessivamente pari a 5,83 milioni di chilometri quadrati. Esattamente un anno prima i ghiacci coprivano 4,34 milioni di chilometri quadrati. Per avere un'idea della situazione in passato, nell'agosto 1996 i ghiacci coprivano un'area di 8,2 milioni di chilometri quadrati.

Il record minimo è stato quello del 16 settembre 2012, quando i ghiacci dell'Artico si erano ridotti come non avevano mai fatto, coprendo un'area di 3,41 milioni di chilometri quadrati: circa la metà della superficie ghiacciata esistente nel periodo compreso fra il 1979 e il 2010.

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