CENCIO A CHI?

Riuso di abiti, occasione sprecata

In Italia si raccoglie solo il 12% dei vestiti "da buttare"

04 Ott 2013 - 18:04
 © Ufficio stampa

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Per evitare il consumo eccessivo di risorse e limitare i danni ambientali, il riciclo deve concentrarsi anche sul restituire nuova vita agli abiti usati. Al momento in Italia viene raccolto solo il 12% degli indumenti "da buttare" . Questo il tema del convegno  "La cultura del riutilizzo eccellenza della Green Economy – La raccolta degli abiti usati per una nuova etica d’impresa" che si è svolto a Roma.

Potremmo arrivare a 5 chili a testa - Secondo l'organizzazione Humana, si potrebbe fare molto di più con una normativa ad hoc. L'organizzazione ha rilevato che nel 2012 nel nostro Paese sono state raccolte e differenziate 99.900 tonnellate di rifiuti tessili , poco più di un chilo e mezzo per abitante, volume che equivale al 12% di quanto effettivamente raccoglibile. Di questi rifiuti il 68% viene riutilizzato, il 25% riciclato e solo il 7% è avviato a smaltimento.

Per la presidente di Humana, Karina Bolin, "Un quadro normativo più chiaro e completo, che garantisca la corretta gestione degli abiti usati attraverso il controllo di tutta la filiera, potrebbe portare a un incremento della raccolta fino a 3-5 kg per persona, pari a 240mila tonnellate: ciò avrebbe un impatto positivo sull’ambiente e garantirebbe alle amministrazioni pubbliche notevoli risparmi nello smaltimento dei rifiuti, creando al contempo nuove opportunità economiche. Ora invece i Comuni si ritrovano spesso a gestire la raccolta in emergenza e interpretando la legge, perché il testo unico dell’ambiente non disciplina in maniera completa il settore della frazione tessile".

C'è un mercato illegale - Maggiori controlli vengono suggeriti anche da Legambiente che nell’annuale rapporto sulle Ecomafie.
Rossella Muroni, direttore dell'associazione ambientalista, ha spiegato: "Il materiale recuperato dalla raccolta porta a porta dovrebbe essere destinato a trattamento igienizzante e poi destinato a un centro per la rivendita o lo smaltimento, secondo la legge. La criminalità organizzata invece, spesso con la complicità delle aziende produttrici dei rifiuti, preleva gli abiti scartati, seleziona il rivendibile senza effettuare nessun trattamento igienizzante e smaltisce illegalmente il resto, che spesso finisce disperso nell’ambiente o viene bruciato".

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