Non più utilizzati, non vengono smaltiti correttamente
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Potrebbero diventare una risorsa e invece ingombrano la casa. Sono duecento milioni gli elettrodomestici in disuso "parcheggiati" nelle case degli italiani, circa otto in ogni famiglia. Dal 14 febbraio 2014, sarà più facile disfarsene. Grazie a nuove regole basterà consegnare i vecchi apparecchi di piccole dimensioni ai grandi store (di almeno 400 metri quadri) per avere il ritiro gratuito senza obbligo d'acquisto.
Usati e abbandonati - A denunciare il fenomeno del mancato riciclo dei Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) è Ecodom, Consorzio italiano per il recupero e il riciclaggio degli elettrodomestici, L'indagine è stata condotta da Ipsos. Al primo posto, tra i grandi elettrodomestici abbandonati chissà dove nelle proprie case, troviamo i condizionatori portatili (32%), seguiti da asciugatrici (21%) e boiler elettrici (16%). Tra i piccoli, sul podio le pianole (48%), seguite dai video registratori (43%) e dai monitor per il tubo catodico (38%). In cucina restano inutilizzate anche le friggitrici (32%), i macinacaffè (31%) e i tostapane (20%).
Un "tesoro" dimenticato - Ogni apparecchiatura dimenticata è una piccola miniera di materie prime seconde. Per esempio, da un frigorifero si ottengono fino a 28 chili di ferro, 6 di plastica e oltre 3 tra rame e alluminio.
Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom, commenta: "I Raee possono diventare risorse preziose se correttamente trattati e ciascuno di noi può svolgere un ruolo decisivo per valorizzare il “tesoro” nascosto (e dimenticato) nelle nostre case. D'altra parte, se non ce ne liberiamo in modo corretto, i Raee rappresentano un rischio per l'ambiente. Con soli 4 chili pro-capite all'anno correttamente trattati, l'Italia si colloca oggi al sedicesimo posto della graduatoria europea, lontana dagli obiettivi di raccolta europei, pari a circa 12 chili per abitante all'anno dal 2019".