Potrebbe scongiurare la scomparsa del prezioso habitat mangiando le alghe che soffocano i coralli
Le barriere coralline dei Caraibi rischiano di scomparire tra vent'anni. Ma il rimedio potrebbe arrivare dai pesci pappagallo. Contribuire al ripopolamento di questa specie potrebbe arrestare il declino dei preziosi habitat subacquei. A dirlo sono i dati pubblicati dal rapporto dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn).
Coralli a rischio - Carl Lundin, direttore dell'Iucn, ha detto: "La velocit� con la quale le barriere coralline dei Caraibi stanno scomparendo � allarmante".
L'esperto ha presentato i dati di uno studio realizzato da oltre 90 esperti provenienti da tutto il mondo. Dal 1970 i coralli si sono ridotti di oltre il 50% e con questi ritmi in appena vent'anni le barriere coralline di questa regione, che rappresentano il 9% delle barriere di tutto il mondo, spariranno completamente.
La speranza da pesci pappagallo e ricci di mare - Lundin ha proseguito: "Lo studio porta con s� anche notizie incoraggianti. Il destino dei coralli caraibici non � al di fuori del nostro controllo ma anzi dimostra che possiamo compiere azioni concrete per salvarli".
Per esempio, ripopolare i pesci pappagallo: sono erbivori, al pari dei ricci di mare, e la loro quasi scomparsa a causa della pesca ha stravolto i delicati equilibri delle barriere. Senza queste due specie la popolazione di alghe � infatti esplosa andando letteralmente a soffocare le barriere coralline.
Secondo i ricercatori, l'adozione immediata di misure politiche, come il blocco della pesca di ricci e pesci pappagallo e la creazione di aree protette, porterebbe immediatamente buoni effetti aiutando la barriera a resistere con maggiore forza ai cambiamenti climatici in atto.