TASSE A CHI INQUINA

Chi sporca paga, Legnini: "L'Italia � pronta al fisco ambientale"

Le tasse sull'inquinamento hanno l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 nell'atmosfera. In pi� darebbero un sollievo economico ai lavoratori diminuendo il prelievo sulla produzione

19 Giu 2014 - 16:26

Arriveranno tasse sull'inquinamento per ridurre l'impatto ambientale della CO2 e alleggerire il peso del prelievo sul lavoro, in linea con le indicazioni europee. Secondo il sottosegretario all'Economia, Giovanni Legnini, l'Italia sarebbe pronta al fisco ambientale. Inoltre, il sottosegretario, in un'audizione alla Camera sulla green economy, ha parlato anche degli obiettivi ambientali del governo alla guida del prossimo semestre Ue e dei fondi dedicati alla sostenibilit�.

Chi sporca paga - Legnini ha spiegato: "La sfida nei prossimi anni � quella di dissociare la crescita economica dal consumo delle risorse". Strumento principe di questa che ormai non � pi� soltanto una visione dovrebbe essere la "fiscalit� ambientale": infatti tassare i prodotti pi� inquinanti � coerente con le osservazioni della Commissione europea di spostare "gradualmente il prelievo dai fattori produttivi ai consumi ambientali". Legnini � chiaro: "La fiscalit� ambientale si pone al centro del dibattito".

Tanto che "il gettito derivante dall'introduzione della carbon tax" potr� servire per l'innovazione tecnologica, nonch� per "la riduzione della tassazione sui redditi".

La green economy vale il 10% del Pil - Per il sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba, le potenzialit� occupazionali offerte dalla green economy, che da sola vale "il 10% del Pil", potrebbero arrivare a quasi 7 milioni di posti lavoro. Bobba ricorda che "il 53% dei laureati nei corsi triennali in tematiche ambientali � occupato entro tre anni e in modo coerente con il proprio profilo, e oltre la met� a tempo indeterminato".

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