Secondo uno studio americano i fenomeni "minori" del XXI secolo avrebbero influito sull'abbassamento della temperatura terrestre registrato negli ultimi 15 anni
Le eruzioni vulcaniche avrebbero "raffreddato" la temperatura terrestre nel corso del ventunesimo secolo. E' quanto emerge da uno studio dal Lawrence Livermore National Laboratory, negli Usa, che evidenzia il legame diretto tra le "piccole" eruzioni vulcaniche e l'abbassamento della temperatura globale registrato negli ultimi quindici anni. Questi fenomeni avrebbero agito sui valori di umidit� e quantit� di luce solare riflessa nell'atmosfera.
La lava che "raffredda" la Terra - I risultati della ricerca pubblicata su Geophysical Research Letters hanno evidenziato le qualit� "protettive" delle piccole eruzioni vulcaniche avvenute nel XXI secolo, che avrebbero fatto da "schermo" contro un'enorme quantit� di raggi solari, abbassando la temperatura globale nell'ordine di 0,05/0,12 gradi. I segni di questi fenomeni tanto spettacolari quanto pericolosi sarebbero riscontrabili negli indici atmosferici di temperatura, umidit� e luce solare riflessa.
Contro i cambiamenti climatici - L'effetto "raffreddante" delle eruzioni vulcaniche era gi� noto per i fenomeni di grandi dimensioni, che "sparano" gas come il biossido di zolfo fin nella stratosfera, portando alla formazione di particelle sospese che riflettono la luce solare. Grazie alla ricerca del Lawrence Livermore National Laboratory si � scoperto che anche le eruzioni di moderata intensit� riescono ad arrivare al livello della stratosfera, provocando un effetto analogo.
Come ha sottolineato il ricercatore Mark Melinda, questo tipo di impatto potrebbe rivelarsi fondamentale nell'ambito delle previsioni del riscaldamento globale. "Se vogliamo simulare in modo accurato i cambiamenti climatici nei modelli ? dice Melinda ? non possiamo trascurare la capacit� di queste piccole eruzioni di riflettere la luce solare dalla Terra".