Il cosiddetto "illegal logging" coinvolge oltre 70 Paesi e d� vita un business di centinaia di milioni di dollari: allarme per antura e biodiversit�
Un business da centinaia e centinaia di milioni di dollari che causa l'abbattimento illegale di 13 milioni di alberi all'anno in oltre 70 Paesi. E' il fenomeno del cosiddetto illegal logging ("disboscamento illegale"), una grave emergenza ambientale provocata dalla crescente domanda di carta, carne, soia, olio di palma e legname. Le conseguenze per il pianeta sono disastrose: siccit�, frane, inondazioni e ridotta capacit� di assorbimento di CO2.
A dipingere questo scenario allarmante � stato il Corpo forestale dello Stato in occasione di un seminario tenutosi mercoled� a Roma sulle strategie investigative di controllo dell'abbattimento illegale di alberi. Da tempo sono molte organizzazioni come Greenpeace che hanno denunciato le sofisticate tecniche di frode utilizzate dai contrabbandieri di legname, che ricorrono sia alla corruzione di pubblici funzionari e sia alla falsificazione delle autorizzazioni di taglio che gli consentono di esportare, dalle aree di origine sino ai porti europei, tonnellate di legname illegale.
La deforestazione e la conversione delle foreste in pascoli e piantagioni non rappresentano un pericolo soltanto per la salute degli ecosistemi e per la biodiversit�. Le ripercussioni delle pratiche illegali di disboscamento gravano anche sulle spalle dell'uomo e delle sue attivit�. Le "vittime" principali sono le comunit� che vivono vicino ai confini delle foreste e hanno maggiore necessit� delle risorse che da esse derivano, come nel caso degli aborigeni dell'Amazzonia.