"Jellyfish Barge" sfrutta la tecnologia off-grid: la produzione agricola e la distillazione dell'acqua vengono effettuate grazie a fonti rinnovabili
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Una serra galleggiante off-grid in grado di produrre cibo e acqua per due famiglie nel pieno rispetto dell'ambiente. Jellyfish Barge, a dispetto del suo nome inglese, è un progetto tutto italiano che ha coinvolto la società di design Studiomobile e il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale. L'obiettivo era quello di migliorare la sicurezza alimentare e idrica in aree con poca terra coltivabile. E il tutto senza pesare sulle risorse naturali.
Acqua depurata grazie al sole - Jellyfish Barge è in grado di produrre fino a 150 litri di acqua potabile al giorno, garantendo un risparmio idrico del 70% rispetto ai metodi tradizionali. E il tutto grazie a un sistema di distillazione che filtra e depura l'acqua potabile funziona grazie all'energia solare. Le risorse idriche trattate hanno diversa provenienza (mare, fiume, pioggia) e vengono rese adatte all'irrigazione delle colture interne. La distillazione solare è un fenomeno naturale molto simile a quello di desalinizzazione, già utilizzato in diverse zone del pianeta. A bordo è presente anche un sistema di raccolta dell'acqua piovana.
Un isolotto "verde" - La struttura di Jellyfish Barge comprende una vetrata sorretta da una base in legno che misura 70 metri quadrati. Oltre ai sistemi di sfruttamento delle risorse, la vocazione "green" si estende anche ai materiali per la costruzione: l'intero impianto è sostenuto da 96 fusti di plastica riciclata apposti in maniera modulare, così da poter essere collegata ad altre unità. Una singola unità è in grado di produrre cibo a sufficienza per il sostentamento di due famiglie. Il prossimo obiettivo è quello di ridurre i costi di costruzione e, chissà, formare veri e propri villaggi agricoli galleggianti.