L'azienda agro-alimentare offrir� ai visitatori dell'esposizione un assaggio dei prodotti tipici del territorio, realizzati in maniera ecosostenibile
Innovazione, passione e un territorio che si estende per circa 1.800 ettari, tra vigneti, terre da pascolo e paesaggi collinari. E' questo il "tesoro" naturale che la famiglia Ferrarini custodisce e cura dal 1956. Il gruppo offrir� ai visitatori di Expo un assaggio della sua tradizione e dei prodotti pi� tipici del territorio, dal prosciutto al Parmigiano reggiano, dall'aceto al vino. Il tutto coniugando innovazione e tradizione nel nome dell'ecosostenibilit� e del rispetto per l'ambiente.
"Per la nostra azienda ? ha dichiarato Lisa Ferrarini, consigliere di amministrazione del gruppo agro-alimentare Ferrarini - essere in Expo penso che sia una grandissima soddisfazione. Penso che questa sia in assoluto un'opportunit� meravigliosa attraverso cui scambiare con tutti gli altri Paesi del mondo la cultura che ci accomuna, cio� quella alimentare". Cultura alimentare, innovazione e sostenibilit� ambientale, ma anche un forte legame con la tradizione italiana e la terra sono i principali ingredienti di Expo. Ed � proprio ai piedi dell'Albero della Vita, simbolo di questa esposizione universale, che la "food house" Ferrarini offre ai visitatori la possibilit� di degustare le sue specialit�.
Innovare per conservare ? Dagli allevamenti alle colture, dai vitigni alla stagionatura: tutti i processi per la realizzazione dei prodotti Ferrarini rispondo a una logica di ecosostenibilit�, cercando di ridurre al minimo l'impatto ambientale. Secondo Lisa Ferrarini "innovazione tradizione possono convivere benissimo". E, anzi, quest'unione rappresenta una marcia in pi� per il made in Italy. Una "lezione" impartita decenni fa da Lauro Ferrarini, che per primo sottoline� quella che riteneva la differenza sostanziale tra il settore agro-alimentare rispetto agli altri ambiti industriali. "In tutti questi ultimi ? disse ? l'innovazione rappresenta sempre un superamento del passato e la conquista di un pezzo di futuro: si innova, cio�, per modificare in avanti, rendendo obsoleto ci� che c'era prima. La tecnologia nell'agro-alimentare ha, invece, il compito primario di conservare".