Da Capo di Buona Speranza alle distese di ghiaccio dell'Artico in sella a una bici: 28 mesi di pedalata per oltre 50mila chilometri
Oltre 50mila chilometri di pedalata in sella a una bici tra neve, deserto e foreste. E' la sfida dell'esploratore Alessandro Da Lio, deciso a compiere il giro del mondo su due ruote, partendo da Capo di Buona Speranza con destinazione il Polo Nord. Un viaggio lungo 28 mesi fatto di solitudine, stanchezza e condizioni climatiche estreme, passando dai 40 ai meno 40 gradi. L'impresa � il centro del progetto Pangea, per un'esplorazione ecosostenibile del pianeta.
Per affrontare le numerose difficolt� del suo viaggio, Alessandro potr� contare soltanto sui suoi muscoli, la sua bici e all'occorrenza sul Trike, un triciclo costruito per affrontare le sabbie del deserto e il ghiaccio dei poli. Una grande prova di resistenza non solo fisica che l'esploratore intende fortemente portare a termine nonostante non sia pi� giovanissimo: 56 anni. "Tutta esperienza", come dice lui.
"Noi umani abbiamo delle energie enormi, ma ne utilizziamo pochissime". Nella sua personalissima sfida con la natura e con se stesso Alessandro ha deciso di portare soltanto l'essenziale: acqua, cibo disidratato, benzina per scaldarsi. E ovviamente anche la voglia di pedalare, il desiderio di attingere a tutte le sue energie e di incontrare tutti i suoi vecchi amici conosciuti durante i viaggi precedenti. "Ho amici Inuit - racconta - che hanno quaranta modi per definire la neve e non hanno nessun termine per tradurre la parola guerra".