Ha inciso sulle emissioni di gas serra pi� dei trasporti, del riscaldamento degli edifici e del consumo di energia elettrica
Le nostre scelte alimentari hanno influito finora sui cambiamenti climatici pi� dei trasporti, del riscaldamento degli edifici e del consumo di energia elettrica. Le sole emissioni di gas serra sono infatti generate per il 31% dalla produzione di cibo, mentre il riscaldamento impatta per un 23,6% e i trasporti "solo" per il 18,5%. E' quanto emerge da uno studio presentato al Salone del Gusto di Torino, in occasione della presentazione della seconda edizione di "Eating Planet. Cibo e sostenibilit�: costruire il nostro futuro".
I danni dell'agricoltura intensiva - "Negli ultimi 150 anni abbiamo perso met� dello strato superficiale dei terreni e solo negli ultimi 40 anni � diventato improduttivo il 30% dei terreni coltivabili", si legge nel rapporto redatto dal Barilla Center for Food & Nutrition. In tutto il mondo, le pratiche dell'agricoltura industriale hanno eroso il livello superficiale dei terreni. "Eppure, nonostante questo sacrificio, ancora oggi circa il 40% dei raccolti globali non riesce a raggiungere le nostre tavole: � un vero e proprio paradosso".
Limitare il consumo di proteine animali - Secondo la Fao, sar� necessario aumentare la produzione agricola del 70% da qui al 2050, ossia quando la popolazione mondiale raggiunger� circa i 9 miliardi e mezzo di persone. Torna dunque di attualit� il tema dei modelli alimentari da seguire. Limitando il consumo di proteine animali a sole due volte alla settimana e facendo spazio a cereali e legumi, si possono risparmiare fino a 2.300 grammi di CO2 al giorno. Questo si tradurrebbe in una riduzione di emissioni di 750 chili di CO2 all'anno per persona, la stessa quantit� cio� necessaria per un viaggio andata/ritorno da Milano a Mosca (5.600 chilometri) con un'auto di media cilindrata.
Pericoli per ambiente e salute - Il problema della salute, in questo quadro, non appare meno importante di quello ambientale. Se l'ultimo rapporto Istat parla di un'Italia che, anche grazie alla dieta mediterranea, vanta gli abitanti pi� longevi d'Europa, il nostro Paese rischia di veder cambiare la situazione a causa di un progressivo distacco da questo modello alimentare, soprattutto da parte delle generazioni pi� giovani. Oggi, infatti, quasi 2 adolescenti su 10 registrano un eccesso di peso, con uno dei tassi pi� alti in Europa di bambini in sovrappeso e obesi, mentre i giovani e gli adulti che fanno sport sono sempre meno (solo 3 su 10).
I ricercatori paventano peggioramenti anche per quanto riguarda il tasso di incidenza di malattie come diabete (con un nuovo caso ogni 5 secondi), patologie cardiache (che rimangono la prima causa di morte al mondo con 20 milioni di decessi nel 2015) e croniche, che determinano il 60% dei decessi a livello globale.