L?evento, che sancisce l'avvio di un vero e proprio nuovo modello didattico, il 19 gennaio all'Istituto Marcelline Tommaseo
E' la prima Scuola dello Sviluppo Sostenibile in Italia, ed � nata il 19 gennaio alla presenza del vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo, del Miur e di Asvis. Un vero e proprio modello di istruzione che ha preso forma presentandosi ai ragazzi, agli insegnanti e alle famiglie. Si tratta di un nuovo modo di fare scuola, in cui le conoscenze vengono sempre contestualizzate e collocate in un insieme unico.
E ci� grazie a metodi didattici che permettano di cogliere le mutue relazioni e le influenze reciproche tra le parti e il tutto in un mondo complesso. In questo modo si stimola il superamento della conoscenza frammentata e fine a se stessa che rende spesso incapaci di effettuare il legame tra le parti e la totalit�.
Sul piano didattico, l'istituto ha individuato sei macro-aree a cui faranno riferimento le diverse discipline e la progettazione educativa di tutti i corsi di studi. Ci� permetter� di approfondire le tematiche al centro dei "17 Goals" indicati dall'Agenda delle Nazioni Unite (dei quali il quarto � specificamente dedicato all'istruzione), delineando un nuovo paradigma di progettazione verticale: non pi� riconoscibile solo nello stile educativo, ma anche nella ricerca di un approccio disciplinare comune.
Gli studenti acquisiranno cos� cultura solida e spirito critico, intelligenza pratica e creativa, attitudine all'ascolto e alla riflessione, abilit� di leadership e di cooperazione, stili di vita sostenibili per s� e per gli altri.
La nascita della prima Scuola dello Sviluppo Sostenibile in italia arriva dopo le sollecitazioni non solo dell'Onu con la sua Agenda 2030, ma anche del ministero (che, tra i primi in Europa, ha recepito le indicazioni delle Nazioni Unite) e di Papa Francesco, che lo ha chiesto con la sua "Laudato Si'". E all'Istituto Marcelline Tommaseo il progetto prende il nome di Grow the World: l'ordine che regge l'istituto � nato con lo scopo dell'educazione dei giovani, e non poteva non raccogliere la sfida di far crescere, coltivare e far maturare uomini migliori e nuovi talenti per futuro.