Olio da frittura per far volare gli aerei Inaugurato in Cina il primo impianto
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Consente di riciclare il grasso esausto e riduce le emissioni
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Dopo la traversata oceanica del primo aereo con carburante derivato dall'olio fritto, è stato inaugurato in Cina un impianto che rigenera l'olio da cucina esausto e lo trasforma in combustibile per far volare gli aerei. La struttura industriale è nata grazie a un accordo commerciale tra la Boeing e la Commercial Aircraft Corporation of China.
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Tecnologia ad hoc - L'impianto è stato inaugurato il 22 ottobre e userà la tecnologia sviluppata dall'Hangzhou Energy and Environmental Engineering Technology per rimuovere le sostanze contaminate dall'olio esausto da cucina e trasformarlo in un combustibile per l'aviazione.
Impianto pilota - Saranno prodotti quotidianamente circa 600 litri di combustibile al giorno, con una produzione stimata di circa due miliardi di litri all'anno. Se tutto andrà secondo i piani, l'impianto sarà solo un tester per determinare la fattibilità della produzione del biocarburante su volumi più ampi.
Un aereo vola già grazie al biofuel - L'aeromobile che usa il biocombustibile per volare è attualmente impiagato dalla compagnia giapponese All Nippon Airways. Le stime mostrano che il veicolo produce il 30% di emissioni in meno di un aereo tradizionale delle stesse dimensioni, il 20% di questo taglio è attribuito alle caratteristiche di efficienza energetica date anche dal amteriale di costruzione: la fibra di carbonio.