SUL TETTO D'EUROPA

Skyway, la funivia "verde" del Monte Bianco: impianto solare a 3452 metri

Il sistema collega Pontal d?Entr�ves a Punta Helbronner grazie a pannelli in grado di resistere alle condizioni ambientali critiche

27 Ott 2015 - 11:45

Quattro anni di lavoro, 500 persone impiegate nei cantieri e 110 milioni di euro per i costi dell'opera: sono i numeri di Skyway, la nuova funivia "verde" del Monte Bianco che conduce i turisti sul tetto d'Europa, a 3.466 metri. L'impianto fotovoltaico installato a Punta Helbronner � formato da 84 pannelli distribuiti in circa 120 metri quadrati. Il tutto nel rispetto del paesaggio e dell'ambiente grazie a celle in grado di resistere anche ad alta quota.

Il cantiere sorge ad un'altezza 3.452 metri e collega Pontal d'Entr�ves (Courmayeur) a Punta Helbronner. "Per realizzare il progetto - ha spiegato Marco Petrella, direttore dei lavori - abbiamo montato sette gru e costruito quattro teleferiche per trasportare tonnellate e tonnellate di materiali e attrezzature fino in quota".

Il risultato � un impianto modernissimo e veloce: 4 minuti e 10 secondi per arrivare a quota 2.100 metri, dove si trova la stazione intermedia. Al suo interno un soffitto ispirato alla volta celeste, un giardino botanico, una sala conferenze e perfino una cantina dove si affina lo spumante in quota. Una manciata di minuti, sei e mezzo per l'esattezza e si arriva a destinazione, sul tetto d'Europa.

Ecologia ad alta quota - Il nuovo impianto fotovoltaico comprende una serie di strutture integrate, materiali ad alto isolamento e pompe di calore per la realizzazione dei sistemi di riscaldamento. I sistemi fotovoltaici sono stati installati da un'azienda italiana, la EnergyGlass, nelle due stazioni funiviarie di Pontal d'Entr�ves (base) e di Punta Helbronner.

Impatto zero - Per rispettare lo straordinario valore naturalistico dell'area, il progetto ha puntato sul contenimento dell'impatto ambientale e dei consumi energetici. La "sfida" principale consisteva nel riuscire a coprire il fabbisogno energetico di una stazione "altissima" come quella di Punta Helbronner. Per questo sono stati sviluppati dei pannelli solari in grado di generare il massimo della potenza anche in condizioni estreme. Queste ultime, unite alla rarefazione dell'aria hanno inoltre richiesto l'istallazione di un triplo strato vetri pi� resistenti e uno studio approfondito sulle dimensioni e sulla configurazione dei generatori fotovoltaici.

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