Expo 2015, il padiglione cinese di Daniel Libeskind laver� via lo smog di Milano
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L'archistar si è ispirata a un dragone della tradizione cinese. Le scaglie del rettile sono all'avanguardia e trasformano le sostanze inquinanti in materiale organico
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Tradizione cinese e accorgimenti ambientali hi-tech si fondono nel padiglione Vanke che rappresenterà la Cina all'Expo 2015 di Milano. Progettato da Daniel Libeskind, con il suo design sinuoso ricorda la coda di un dragone ed è completamente rivestito da "squame". Gli speciali pannelli, grazie alla luce del sole, trasformeranno le sostanze inquinanti in materiale organico idrosolubile.
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Struttura di paglia - Basterà un po' di pioggia, dunque, perché il padiglione si ripulisca da sé. L'azione combinata di sole e pioggia eliminerà le particelle inquinanti. Sostenibile anche il materiale, la struttura è realizzata con pannelli di paglia rivestiti in cermet, un materiale composto metallo-ceramico, utilizzato anche nei collettori solari a concentrazione.
All'interno dell'edificio, una "Foresta virtuale" con trecento schermi interattivi che proietteranno un cortometraggio sulla storia cinese.