La misura, volta a far diminuire l'uso delle vetture private in modo da ridurre lo smog, � valida anche per i non residenti. Unica eccezione � la prima classe in treno
Il Lussemburgo è il primo Paese al mondo ad aver reso gratuita l'intera rete di trasporto pubblico. La misura è stata presa soprattutto per dare un segnale sulla volontà di combattere i cambiamenti climatici, riducendo l'inquinamento dovuto al traffico degli autoveicoli privati. Ora gli utenti non hanno più bisogno di un biglietto per salire a bordo di un autobus, tram o treno, ma è sufficiente un documento d'identità.
I ricavi finora assicurati dalla vendita dei biglietti (al prezzo di 2 euro l'uno) e degli abbonamenti sono stati pari a 41 milioni di euro l'anno, una cifra che rappresenta appena l'8% dei 500 milioni di euro che ogni anno vengono spesi per assicurare il funzionamento del sistema dei trasporti pubblici. Che da ora è interamente a carico dello Stato.
Il traffico automobilistico in Lussemburgo è dovuto principalmente alle migliaia di pendolari che si recano a lavorare ogni giorno nel Paese ma risiedono in Belgio, Francia e Germania. Il governo ha pubblicizzato l'iniziativa come "un'importante misura sociale" poiché in ogni caso consentirà al 40% delle famiglie che già utilizzano i mezzi pubblici di risparmiare circa 100 euro l'anno.
La gratuità dei trasporti pubblici è garantita sia ai lussemburghesi sia ai non residenti e appositi accordi sono stati stipulati con le società ferroviarie dei Paesi confinanti per "scontare" le tariffe dei biglietti che comprendono tratte in territorio lussemburghese. L'unica eccezione, la prima classe in treno. Lì si continuerà a pagare il biglietto per evitare un eccessivo affollamento.
Per il ministro lussemburghese alla mobilità, l'ecologista Francois Bausch, i trasporti gratis non sono che un primo passo di un piano più ampio destinato a rilanciare l'utilizzo della rete pubblica attraverso investimenti sistematici e continui destinati rivoluzionarne la funzionalità.