L'EROISMO NON PAGA

Troppa CO2 negli oceani, i pesciolini temerari vanno incontro ai predatori

Sono attratti dall'odore dei loro "assassini", in pericolo la catena alimentare

14 Apr 2014 - 12:22

L'alta concentrazione di anidride carbonica assorbita dalle acque mina la sicurezza dei piccoli pesci corallini. Questi perdono il timore dei predatori e si "suicidano" andando incontro ai pericoli. L'improvvisa audacia rischia di minare l'intera catena alimentare marina. A rivelarlo � uno studio condotto dall'Istituto australiano di scienze marine (Aims) e dall'Universit� James Cook di Townsville con la collaborazione dello statunitense Istituto di tecnologia della Georgia. I risultati sono stati pubblicati su Nature Climate Change.

Attrazione fatale - La ricerca ha preso in esame le acque del Pacifico, nella Baia di Milne in Papua Nuova Guinea, rese acide da vulcani a bassa profondit�. I pesci dei banchi corallini sono attratti dall'odore dei predatori. In oltre il 90% dei casi i pesci vicini agli sfiatatoi dei vulcani si addentrano in aree frequentate dai loro "cacciatori". Si allontanano inoltre dai loro ripari, rendendosi vulnerabili ad attacchi. La maggiore concentrazione di CO2, secondo gli esperti, altera i meccanismi di stimolo nervoso, rendendo irresistibile l'odore dei predatori.

Alister Cheal dell'Aims, responsabile dello studio, spiega: "L'acidificazione dell'oceano sembra invertire le sensazioni nei pesci, cos� che entit� dall'odore repellente diventano invece attraenti. L'effetto dell'alta concentrazione di CO2 sul comportamento nel naturale habitat corallino non si riduce col tempo di esposizione, e questo pu� essere un grave problema per le colonie di pesci in futuro, quando l'acidificazione marina diventer� diffusa per effetto del continuo assorbimento di emissioni antropogeniche di biossido di carbonio".

L'oceano si impregna di CO2 come una spugna - Oltre il 90% dell'eccesso di CO2 nell'atmosfera � assorbito dagli oceani e quando si dissolve nell'acqua causa acidificazione, abbassando il pH e cambiandone la composizione chimica. I crostacei hanno pi� difficolt� a formare la corazza nell'acqua molto acidica, mentre i coralli rischiano lo sbiancamento. E' la prima volta che gli scienziati hanno potuto studiare il comportamento dei pesci in ambienti oceanici acidici in natura.

Cheal osserva: "I risultati hanno implicazioni sia per il lavoro di conservazione sia per le attivit� di pesca commerciale negli oceani del mondo".

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