FAUNA DA PROTEGGERE

Uccelli a rischio in Europa, persi 421 milioni di esemplari nell'arco di trent'anni

A pagarne le spese soprattutto le specie pi� comuni ma si pu� rimediare

05 Nov 2014 - 17:56

In trent'anni l'Europa ha perso 421 milioni di uccelli, soprattutto di specie diffuse, mentre quelle pi� rare hanno mostrato un lieve aumento. Lo sostiene uno studio dell'University of Exeter che ha preso in esame 144 specie di volatili. La ricerca � stata pubblicata su Ecology Letters.

Colpa di pratiche agricole intensive - Uccelli comuni come passeri, pernici e allodole, osservano i ricercatori, stanno subendo un calo drastico, mentre le popolazioni di specie meno numerose come falchi e poiane registrano negli ultimi anni un piccolo incremento, attribuibile a specifiche politiche di conservazione.

Tra le cause della perdita, l'uso di pratiche agricole sempre pi� intensive che allontanano gli uccelli abituati a vivere nei terreni agricoli.

Diffondono semi e mangiano parassiti - Richard Inger, autore dello studio, spiega: "� molto preoccupante che le specie pi� comuni siano in rapido declino, perch� � da questo gruppo di uccelli che le persone traggono pi� benefici".

Questi, infatti, svolgono un ruolo cruciale nella diffusione di semi e pollini, oltre a mangiare i parassiti. Perderli, sottolinea Inger, "potrebbe essere molto dannoso per la societ�".

Cosa si pu� fare - La conservazione delle aree protette � di vitale importanza per le specie rare, ma ci� non significa che si pu� fare a meno di rendere gli spazi urbani e suburbani pi� accoglienti per gli uccelli, osservano gli esperti. Misure come la riduzione dell'inquinamento luminoso, o il miglioramento della visibilit� delle finestre per evitare le collisioni, sarebbero di grande aiuto per gli uccelli che condividono il loro habitat con gli uomini.

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