Via al progetto Biosphera 2.0, la casa attiva italiana che si "ricarica" con una cyclette
© sito-ufficiale
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L'abitazione, autonoma dal punto di vista energetico, è stata installata a Courmayeur e nel corso del 2016 arriverà anche a Milano, Rimini e Torino
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Una casa "attiva" di 25 metri quadri in grado di produrre più energia di quanta ne consumi e di garantire temperature ideali senza un impianto di riscaldamento tradizionale. E' il frutto di un progetto tutto italiano inaugurato a Courmayeur con la costruzione della prima abitazione Biosphera 2.0. Per "cambiare il clima" e "ricaricare" l'abitazione basterà una pedalata su una cyclette speciale, collegata ad accumulatori elettrici. Nei prossimi dodici mesi l'iniziativa farà tappa anche ad Aosta, Milano, Rimini, Torino e Lugano.
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Il progetto è stato ideato da Aktivhaus e promosso dal Politecnico di Torino e dall'Università della Valle d'Aosta. Gli sviluppatori effettueranno una serie di test che vanno dai -17 gradi ai piedi del Monte Bianco in inverno ai +39 gradi sulla riviera adriatica in estate. In calendario anche prove urbane per monitorare la "risposta" del modulo abitativo all'inquinamento di metropoli come Milano e Torino.
Una cyclette "climatica" - Il modulo dovrà comunque garantire, anche in condizioni ambientali estreme, in modo autonomo e senza ricorrere a una rete di energia esterna, una temperatura dell'aria compresa tra i 21 gradi in inverno e i 25 in estate. "In caso la temperatura si abbassasse - ha spiegato Mirko Taglietti, Ceo di Aktivhaus - è possibile usare il corpo umano per uno scambio di energia e con un'ora di cyclette si può alzare di due gradi".
Energia e calore - La struttura di Biosphera 2.0 ha le dimensioni di un container ed è costruita secondo criteri di massima sostenibilità. In inverno le perdite di calore per trasmissione attraverso l'involucro vengono quasi interamente compensate dagli apporti passivi provenienti dall'irraggiamento solare. L'energia necessaria per pareggiare il bilancio termico residuo viene prodotta con sistemi rinnovabili e non convenzionali (pannelli fotovoltaici, pompe di calore).
Rapporto tra uomo e contesto - "L'aspetto più innovativo - ha detto Giuseppe Barbiero, dell'Università della Valle d'Aosta - è la cura della biofilia, ovvero il rapporto tra uomo e contesto esterno. La sperimentazione si propone, infatti, di studiare l'intelligenza naturalistica dell'abitante del modulo e di calibrare i valori per raggiungere il massimo benessere".