In cima alle preferenze regnano incontrastate le fragranze maschili. In crescita anche creme e skincare
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C’era un tempo – non troppo lontano – in cui nel beauty case maschile entravano solo dentifricio, deodorante, crema o schiuma da barba. Tutt’al più, un aftershave. Volendo proprio esagerare, il profumo. Oggi (per fortuna) non è più così e la cura della bellezza dell’uomo inizia finalmente a godere della stessa considerazione di quella della donna. Prendersi cura di se stessi, si sa, è fondamentale: dalla rasatura alla profumeria, dalle pratiche di skincare alla cura delle mani, fino al make up vero e proprio. Del resto, l’hanno capito anche le case produttrici di cosmetici dedicati a lui.
L’attore e produttore canadese Ryan Reynolds, nuovo volto delle fragranze Armani Code (credit Matthew Brookes)
I MAGNIFICI OTTO - I numeri evidenziano, infatti, un settore in crescita. Secondo Cosmetica Italia, l’associazione di categoria, circa un quarto dei consumi totali di prodotti di bellezza riguarda quelli maschili, per un valore di circa due miliardi di euro. A fare la parte del leone ci pensano i profumi (con un peso del 16,7%, quinti invece tra le preferenze femminili), che coprono il 38% del mercato. A seguire, si piazzano deodoranti e prodotti per il corpo (15,9%), dentifrici e colluttori (14,5%), bagni e docciaschiuma (14%), più distanti shampoo e cura dei capelli (9,1%). Dopo, arrivano creme e skincare per il viso (antirughe, contorno occhi, maschere, 7,4%), seguiti a stretto giro da schiume, gel, saponi da barba e dopobarba (6,9%). Ancora timido, invece, il dato relativo a lucidalabbra e stick protettivi (0,6%).
IL TEMPO DEGLI UOMINI - Stanno facendo via via il loro ingresso in scena anche i prodotti per il make up, che spingono verso una direzione genderless e unisex, come fondotinta, correttori, matite neutre per le labbra e per rifinire le sopracciglia. E l’offerta si sta facendo sempre più ampia.