TESTIMONIAL ARGENTERO E DE ROSSI

Uomo, barba: come ottenere lo stile “king” che piace tanto alle donne

Tra i "beard look" più gettonati del momento, quello che promuove un nuovo modo di essere

04 Nov 2020 - 00:00
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© Ufficio stampa  | Daniele De Rossi per King C. Gillette
© Ufficio stampa  | Daniele De Rossi per King C. Gillette
© Ufficio stampa  | Daniele De Rossi per King C. Gillette

© Ufficio stampa | Daniele De Rossi per King C. Gillette

© Ufficio stampa | Daniele De Rossi per King C. Gillette

Un nuovo modo di essere, ordinato e armonioso, in linea con il proprio carattere e il proprio mood. È questa, sostanzialmente, l'essenza dello stile 'king', tra i beard look più in voga del momento. Del resto la cura della barba, dalla regolazione alla rasatura, è un vero e proprio rituale per ogni uomo. Un momento di "puro relax", come confermano due testimonial d'eccezione come Luca Argentero e Daniele De Rossi.

UN MODO DI SENTIRSI "PIÙ UOMINI" - Amatissima dagli uomini, ma ancor più dalle donne, "la barba è una caratteristica che mi definisce", ha spiegato lo stesso campione, ex capitano della Roma. Insieme all'attore, sono loro i volti della campagna dedicata al lancio di King C. Gilette, nuovo marchio del brand che porta il nome del suo fondatore e che intende promuovere e celebrare uno stile unico e personale, che non asseconda le mode del momento. Uno stile da re, da "king" appunto. Sempre Daniele De Rossi racconta di aver iniziato a farsi crescere la barba circa 13 anni fa, per "una sorta di scaramanzia. Era un periodo in cui continuavamo a vincere. Non credo che la taglierò più". "Mi è piaciuta e l'ho conservata", aggiunge Luca Argentero, che ha deciso di farla crescere invece per esigenze di scena: "L'ho portata nel film 'Al posto tuo' ed era davvero una barba importante. Generalmente, mi dà un senso di libertà. Per lavoro spesso la devo tagliare e mantenere come richiesto", perciò "avere il controllo nella gestione del mio look mi fa sentire libero. Penso che abbia assunto un reale fascino verso l'età più adulta. È una questione direi anche anagrafica, mi fa sentire più uomo".    

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