Freschezza, purezza, candore. Il bianco regna sovrano nella moda di questa primavera-estate, sia per il giorno che per la sera. Per un’acromatica eccentricità
Se in Cina e in India simboleggia il lutto, nel mondo occidentale il bianco è simbolo di purezza, innocenza, gioia, nonché dell’estate. Con il caldo un completo candido può diventare un interessante alternativa a un look formale. A parte che indossare capi chiari e freschi dona un immediato benessere fisico e mentale, quando è ben fatto può essere perfetto anche per un appuntamento di lavoro.
Il bianco contiene tutti i colori, ma è acromatico. Ha un ‘alta luminosità senza avere una tinta. Senza rifletterci chiunque potrebbe affermare che si tratti di un colore primario e invece è formato dalla combinazione non di uno ma di tutti i colori.
Attenzione però, indossare un total look bianco non è cosa facile per tutti. Se non si sta attenti a bilanciare bene i tagli e le forme di capi e accessori si rischia spesso di cadere nel cattivo gusto. Ciò che è fondamentale è puntare su modelli regolari, classici, che non abbiano decorazioni, pattern particolari, o una lucentezza eccessiva. Quindi blazer, giacche doppiopetto, pantaloni più o meno ampi, camicie dal colletto piccolo, scarpe classiche e sportive dalle oxford alle brogues, dalle derby, ai mocassini tassel fino alle sneakers, rivisitate in chiave contemporanea.
Prediligere tessuti come il cotone o il lino è quasi d’obbligo. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare poi, mixare due tonalità di bianco non è scelta sbagliata, anzi dona alla figura quel tocco di dinamicità in più. E per la sera? Se solitamente il total look bianco per la sera è universalmente ricondotto al mondo dei rapper americani, alle nostre latitudini, soprattutto quest’anno, il bianco diventa invece sinonimo di atipicità e avanguardia.
Così ai look più classici, composti da blazers, tuxedo, giacche doppiopetto e pantaloni che lasciano la caviglia scoperta, si alternano particolari forti, come le scarpe con la tomaia nera e gli accessori a contrasto. L’insieme è molto coeso e regala all’occhio un immaginario che va oltre ai canoni estetici a cui siamo abituati, ma un incentivo a osare sempre di più.