Bikini mi.ma…il lungo viaggio nel colorato universo dell’estate!
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I bikini della stilista Monica Solzi Cavalcabò, sofisticati, grintosi ed eleganti, valorizzano la naturale sensualità del corpo femminile
di Elena Misericordia© ufficio-stampa
La designer Monica Solzi Cavalcabò, donna eclettica ed artista appassionata, è il direttore creativo del brand beachwear Bikini mi.ma.: modelli mare dalla vestibilità morbida e confortevole, pensati per sfoggiare anche sulla spiaggia un look impeccabile, che non rinunci mai al fashion e al glamour. Alto pregio dei materiali e massima cura delle finiture: pizzi, rouches, frange in stile Indios, orli a bambola, ricami a uncinetto, punto cavallo e sangallo. E, per le più audaci, tutta la vasta palette cromatica dei tessuti laminati.
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La proposta estiva 2019 si arricchisce di un frizzante mood losangelino: fenicotteri rosa su lagune glitter, fringe deluxe a tinte oro, fiori di loto su stampe naïf…e, oltre al bikini, torna prepotentemente in scena l’ormai irrinunciabile costume intero, sofisticato e chic, destinato a conquistare anche le fashion victim più esigenti.
Non mancano poi i rimandi al lusso esotico africano, con differenti animal print, ricami etnici e batik.
Ai bikini bon-ton in tinte pastello, si affiancano due pezzi in pizzo, che strizzano l’occhio alla lingerie più sensuale e ricercata…
Meglio un reggiseno a triangolo, a fascia, imbottito, o con ferretto e push-up? L’intera offerta beachwear, anche in questa stagione, è vivacizzata dalla possibilità di mixare a piacere ogni pezzo per creare il bikini giusto per ogni stile e fisico, ed è corredata da un’ampia scelta di kaftani, gonne gipsy, parei impalpabili, maxi dress a balze…tutte le donne potranno così enfatizzare la propria silhouette, dando libero sfogo a fantasia e personalità.
Chi è Monica Solzi Cavalcabò? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di formazione?
Il mio animo è ancora quello di una ragazza che negli anni ’80, mentre impazzavano bomber firmati, jeans aderenti e mocassini, indossava gonne lunghe, morbide bluse e che, ascoltando il vinile di Woodstock, sognava di esserci stata. Oggi mamma di Edoardo, Giovanni e Allegra, sposata ad Agostino. Sono nata a Cremona in una famiglia così tradizionale che la scelta di frequentare il liceo artistico risultò una vera trasgressione. A seguire, gli studi in architettura. Cresciuta tra i cristalli di rocca e le luci di design dell’industria di famiglia nel settore dell’illuminazione, la mia passione per l’interior è stata una vocazione naturale. Forse è per questo che vedo la mia attitudine più affine al concetto di ispirazione che non a quello di formazione.
Da dove deriva la tua passione per la moda?
Credo sia la conseguenza del mio costante desiderio di trovare armonia tra forme, colori e disegni; penso che fondamentalmente nasca dal bisogno di appagare la vista con tutto ciò che mi è gradito.
Esiste un episodio significativo della tua vita che ti abbia fatto capire che saresti diventata una designer?
La moda per me ha sempre significato passione, ma tutto è nato e si è sviluppato un po’ per caso, a partire dal progetto di alcuni amici, che hanno creduto in me e mi hanno coinvolta. Essere diventata oggi una designer di moda è un’evoluzione naturale dei progetti che ho sempre seguito in ambito artistico e di interior. Un’idea e una matita sono i comuni denominatori di tutte le mie esperienze; quindi, forse, mi sento una designer da sempre.
Quando e com’è nato il brand Bikini mi.ma.? Come mai hai scelto di non utilizzare il tuo nome per firmare le tue collezioni?
Il brand esiste da molti anni, ma solo da otto io ne sono alla conduzione stilistica. Ho utilizzato questo nome in passato per una linea di maglieria in cashmere e camicie di seta, e uno dei miei desideri è proprio quello di riprendere questo progetto. Quando è iniziato il mio percorso con Bikini mi.ma., ho scelto di rispettare ciò che sino ad allora il brand era stato e aveva rappresentato. Le collezioni, tutte insieme, mi rispecchiano in pieno e questo per me vale più di una firma.
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Perchè proprio “mi.ma.”? Che cosa significa?
Mix and match, il desiderio di ottenere bilanciamento ed armonia nelle combinazioni. A me piace pensare ad un equilibrio instabile tra tradizione e innovazione, che lasci spazio alla creatività della cliente, ma secondo una coerente regia di colori e materiali.
Come mai i costumi? Cosa rappresenta per te questo indumento?
Adoro la stagione estiva. Il bikini, con gli abiti leggeri e colorati che amiamo usare in queste giornate assolate, inneggiano ad un forte senso di libertà. mi.ma. è nata con l’estate, ma per chi ci sceglie, riconoscendosi nello stile Bikini bohemienne con quel tocco di contemporaneità in più, ho in serbo novità per tutto l’anno…
Quali sono le caratteristiche essenziali che definiscono lo stile delle tue creazioni?
La linea è dedicata al mio ideale di donna: indipendente, autonoma, gioiosa e con un’attitudine gipsy-chic. Questo è il fil rouge che guida il mio lavoro, declinato in molteplici sfaccettature, per abbracciare i gusti di tutte le donne, che amino ogni giorno proporsi con un’immagine nuova. La collezione è assolutamente “democratica”, con un posizionamento accessibile.
E l’idea del mix&match a quale esigenza risponde?
A quella di soddisfare noi donne che siamo tutte un po’ così, oggi romantiche e domani combattive, ma sempre libere di scegliere. E con la collezione 2019 direi proprio che il gioco è facile!
Non solo beachwear, ma una linea mare completa… quali altri capi proponi?
Oltre ai costumi, la linea comprende kaftani corti, fluidi vestiti lunghi per il giorno, ma anche abiti pensati per occasioni eleganti e ispirati alla haute couture.
Che cosa indosseremo sulle spiagge in questa calda estate 2019?
Un bikini con le frange in dainetto (che mi rappresenta più di ogni altro), uno in ciniglia stampata (bellissimo! Sfatiamo il mito che questo materiale scaldi e non asciughi), microfibre con stampe esclusive e particolari. Accessori e abiti lunghi, in un mix tra romanticismo e carattere, per rappresentare tutte le personalità.
A quale pubblico ti rivolgi?
Alla donna che, indossando il mio bikini, avverta un senso di piacevole adeguatezza, ma con un quid in più. La collezione si compone di differenti linee che rispondono a diversi gusti ed età.
Com’è quindi la “donna mi.ma.”?
Libera, solare, pensante. Difficile resisterle.
Chi è Monica nella vita privata? Interessi e passioni nel tempo libero?
Sono una mamma che prova felicità assoluta quando la famiglia è tutta riunita. Se poi, come corollario, ci sono anche gli amici più cari, mi impegno per diventare la cuoca che conquista con il gusto dei suoi piatti, radunando tutti intorno alla mia grande tavola. I miei interessi più intimi? L’amore per l’arte antica, la passione per il design contemporaneo e per l’arredamento, che si tramuta nella cura del palazzo storico dove sono cresciuti i miei figli. Nel tempo libero mi piace arredare case, viaggiare e leggere. Poi c’è, immancabile, la musica, sottofondo dei momenti creativi, amplificatore delle mie emozioni.
Cosa sogni per il tuo futuro? E per quello del tuo brand?
Immagino un buen retiro dove esprimere la mia creatività, con ritmi più lenti e rilassati, riprendendo tra le mani la chitarra e facendo lunghe passeggiate a cavallo, antiche passioni da tempo accantonate. I miei sogni esulano sempre dall’ambito lavorativo, ma il desiderio di aggiungere la bandierina mi.ma. in nuovi paesi sì, quello esiste!