Connibì. Mini secchielli d’autore 100% Made in Genova
© Ufficio stampa
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L’iconica borsa a secchiello, glamour e colorata, diventa l’accessorio must have per la primavera-estate 2022
di Elena MisericordiaLe tinte pastello delle case pittoresche di Boccadasse, l’antico borgo marinaro situato nella parte orientale della città di Genova, si riflettono nella palette cromatica delle borse Connibì. Il progetto firmato da Costanza Bottino e Elisa Occella ruota intorno ad un mono-prodotto daily to night: la borsa a secchiello, reinterpretata come raffinato accessorio di artigianato di lusso.
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Per la SS 2022 il brand propone quattro mini varianti dall’intramontabile fascino retrò. Fucsia, viola, arancione e acquamarina, queste le declinazioni di colore della nuova collezione.
Le keywords del progetto 100% Made in Genova sono facilmente individuabili: qualità, ricerca, artigianalità, grande attenzione per i dettagli.
È così che l’iconico secchiello, grande classico senza tempo, tradizionalmente amato dalle francesi, discendente in pelle del famoso canestrino di paglia sfoggiato da Jane Birkin, si prepara ad essere il must have di stagione.
Realizzato in cannetè, con finiture in suede tono su tono, coulisse con perline, doppia tracolla – da portare a mano o a spalla – e interni in seta super colorati a contrasto sarà l’irresistibile protagonista di questa primavera-estate.
Chi sono Costanza Bottino e Elisa Occella? Quali sono le vostre origini e qual è stato il vostro percorso di formazione?
CB: Abbiamo una formazione diversa; io provengo dal mondo legal, sono laureata in Giurisprudenza, ma ho abbandonato la pratica forense per seguire la mia passione per la moda e, dopo aver seguito un corso specifico di design e produzione accessori, insieme ad Elisa, ho fondato Connibì.
EO: Io invece sono una storica dell’arte. Tutt’oggi continuo a collaborare con un museo di Genova. Sempre alla ricerca del bello, sono un’appassionata, in particolare, di arte antica. L’amore per il mondo degli accessori mi ha unita a Costanza e ci ha portate, in modo del tutto naturale, a lanciare insieme questo nuovo progetto.
Quando e com’è nato il brand Connibì? Come mai la scelta di questo nome?
CB: La nostra startup è nata nel 2019, in un piccolo laboratorio di Genova, situato nel quartiere di Boccadasse. Noi stesse ci siamo messe in gioco confezionando i primi modelli a mano e sperimentando in prima persona le tecniche artigianali necessarie alla lavorazione della pelle, proprio come si faceva nelle antiche botteghe genovesi e, più in generale, italiane. Connibì deve il suo nome al mio diminutivo, Conni, per l’appunto, e al fatto che sin dall’inizio ci siamo proposte di lavorare con dei bi-materiali: pelle e suede, stoffa e pelle e via dicendo…
Perché proprio le borse e, in particolare, il secchiello? Cosa rappresenta per voi questo accessorio?
EO: Siamo grandi fans degli accessori, soprattutto delle borse. Il secchiello è un modello timeless e trasversale, oggi anche in perfetto trend, un vero e proprio passe-partout che, per la sua profondità, permette di “farci stare tutto”. Per di più, per noi rappresenta anche un modello di bellezza libera e spensierata. Abbiamo pensato anche di giocare con le misure (maxi, medium e mini) e con i materiali per renderlo adatto ad ogni occasione d’uso, una sorta di 24 hours bag, per il giorno (anche per la spiaggia) e, nella versione mini, per la sera o le special occasion.
Quali sono le cifre stilistico-distintive delle vostre creazioni?
CB: Dal punto di vista stilistico, come accennavamo sopra, ci distinguiamo per l’utilizzo dei bi-materiali. Ogni modello è creato accostando stoffa, pelle e texture differenti, giocando sempre con doppi materiali, impreziositi da finiture esclusive. Per esempio, per la PE 22 abbiamo abbinato il suede con la raffia, con il canneté o con la pelle bollata.
EO: Inoltre il nostro brand si ispira a tutti quei valori per noi imprescindibili, in quanto produzione Made in Italy e ispirazione Made in Genova: qualità, ricerca, artigianalità, grande attenzione per i dettagli. Avendo scelto di lavorare esclusivamente con una delle aziende ritenute più green e certificata nel settore della pelletteria, abbiamo voluto includere anche la sostenibilità tra i nostri valori: una buona pelle può essere utilizzata per moltissimi anni, riducendo gli sprechi e aumentando il ciclo di vita del prodotto. Anche il progetto che stiamo portando avanti con Teseo, tessitura centenaria comasca, segue logiche upcycling in quanto tutti i modelli sono realizzati con deadstock di archivio, bellissimi e preziosi.
Cosa ritroviamo di Costanza e di Elisa, del vostro mondo e di Genova, la vostra città, nei mini-secchielli Connibì?
CB: Nei secchielli maxi e medium ci sono tutti i colori di Boccadasse, il quartiere di Genova caratterizzato da case a tinte pastello strette attorno ad una piccola baia. Nei mini, invece, i colori accesi dell’estate e dei sorbetti della Riviera.
E l’artigianalità Made in Italy che importanza assume nell’ambito della vostra produzione?
EO: È fondamentale. Siamo partite producendo le nostre borse in toto. Conosciamo le basi della manifattura artigianale, gli strumenti per la lavorazione e crediamo nell’handmade. Per espandere la nostra produzione abbiamo dovuto affidarci in parte a soggetti terzi, ma siamo sempre al 100% sul progetto e vigiliamo attentamente perché le nostre collezioni mantengano tutte le caratteristiche del “fatto a mano”.
A quale donna vi rivolgete?
CB: Ci rivolgiamo ad un target assolutamente trasversale e variegato. Il secchiello, per vocazione, è un modello trasgenerazionale e la nostra scelta di declinarlo in varie misure e materiali incontra il gusto di moltissime donne, che sanno apprezzare e condividono i valori promossi da un brand come il nostro.
Chi sono Costanza e Elisa nella vita privata? Interessi e passioni nel tempo libero?
EO: Personalmente amo l’arte classica, mentre la passione per la moda e per i viaggi accomuna entrambe.
CB: Sono imprenditrice e anche mamma, le mie giornate si dividono tra questi miei indiscutibili sentimenti, l’amore per gli accessori e quello per mia figlia.
Cosa sognate per il vostro futuro? E per quello di Connibì?
CB/EO: Vorremmo, innanzitutto, continuare a crescere insieme dal punto di vista professionale e personale. Per Connibì sogniamo pragmaticamente l’espansione del nostro e-commerce e di aumentare le vendite anche fuori dall’Europa.