storie di moda

Iceberg. Moda e motori sfilano in passerella

La collezione Primavera-Estate 2019, disegnata da James Long, s’ispira al roboante mondo dei motori e conquista il gradino più alto del podio!

di Elena Misericordia
25 Set 2018 - 18:04
 © ufficio-stampa

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L’adrenalina delle corse sui famosi tracciati dei circuiti internazionali diventa parte integrante dell’Iceberg lifestyle nella collezione Primavera-Estate 2019, che ha sfilato in passerella durante la fashion week milanese. Nella incantevole cornice di Palazzo Turati, a fare da sfondo ai capi grintosi ed energici del brand, auto e moto d’epoca da sogno, come la Astura del 1939, la Lancia B24 del 1955, la Porsche 356 del 1958, l’Alfa Romeo Spring Speciale del 1961, la Fiat 500 del 1963, la Triumph 120 R Boneville del 1970, la Laverda 750 del 1971, la MV Augusta 750 America del 1975.

James Long, direttore creativo, mi riceve nel backstage a pochi minuti dall’inizio del fashion show e mi descrive i tratti essenziali della sua primavera-estate.
Mix and match di texture e tessuti, tagli e aperture che lasciano intravedere come flash il logo Iceberg realizzato con font differenti, prese d’aria rubate al mondo dello sport trasformate in cinture, pannelli in paillettes ispirati alle carrozzerie vintage, biker boots dalle stringhe fluo, glazed e glossy bag dall’aspetto vetrificato…in un guardaroba vivace e ironico, che combina con estrosa eleganza vernici smaltate e stampe cartoon, zip e sketch, denim e knitwear, troviamo anche grafiche neon dipinte a mano su caschi creati appositamente per Iceberg dalla storica azienda giapponese ARAI Helmet.
 
James, da dove nasce l’affascinante connubio moda-motori che ispira questa nuova collezione?
La passione per i motori è la verità di Iceberg, la sua prima essenza, a partire dalla collezione di modelli d’auto d’epoca della famiglia Gerani, fondatrice del brand. La stessa Emilia-Romagna, terra in cui l’azienda è nata e ha la propria sede, rappresenta il cuore della Motor Valley italiana. Penso che guidare le auto e le moto, specie se in un circuito da corsa, sia molto glamour…il fascino della gara, l’adrenalina che nasce dal rombo dei motori in pista, porta con sé una carica seduttiva simile a quella che si sprigiona quando gli abiti di una nuova collezione sfilano per la prima volta in passerella.
 
Quali dettagli della collezione PE2019 sono direttamente mutuati dal mondo dello sport?
Le zip sinuose e le linee spiraliformi, che percorrono i colli delle camicie bianco ottico, rimandano ai più famosi tracciati internazionali. Le car-kit skirt e i fool look in vernice smaltata, arricchiti da patch e loghi costruiti con pannelli in paillettes, si ispirano alla carrozzeria vintage della Jaguar XKSS nera del ’57. L’intera palette cromatica è influenzata dalla collezione della famiglia Gerani e da una selezione di moto vintage curata da “Ruote da sogno”: rosso Lancia, argento Porsche, verde Alfa Romeo. Molti degli aspetti funzionali delle tute dei piloti sono stati reinterpretati in chiave glamour, come ad esempio le cerniere che corrono lungo le maniche o delimitano gli scolli e che consentono di mostrare, aprendole, il logo Iceberg. Le silhouette delle divise da gara sono state tradotte in popeline in modo da ottenere delle vestibilità morbide e confortevoli.

© ufficio-stampa

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Quali sono i temi iconici del marchio che vengono riaffermati e quali gli elementi di novità rispetto alle precedenti collezioni?
In questi due anni e mezzo come direttore creativo ho attinto all’archivio storico del brand, reinterpretandone i motivi iconici secondo la mia creatività, come ad esempio le stampe cartoon e i maxi-logo. Oggi, con tutto quello che ho imparato, posso dire che questa è la mia collezione nelle sue forme più pure ed autentiche. Ho lavorato con l’ispirazione che deriva dalle mie radici londinesi e dallo streetswear che anima le vie della mia città, sempre nel pieno rispetto dell’italianità del brand a cui mi piace rendere omaggio: dalla fusione di questi due elementi nasce una nuova energia sinergica che abbraccia tutti, ad ogni latitudine.
 
Com’è la donna Iceberg?
Non esiste un unico tipo di donna che possa essere sintetizzato in una sola definizione. Io stesso per primo non ho una tipologia di amica…non mi rivolgo quindi ad una particolare fascia d’età o ad una personalità specifica. I miei vestiti sono realizzati per essere indossati nella vita di tutti i giorni: non disegno abiti per personaggi di fantasia, ma per le persone vere, quelle che si incontrano per la strada…non faccio streetswear ma “fashion on the street”!

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