Mila Serena di Lapigio porta nei nostri armadi capi unici fatti a mano provenienti da tutte le latitudini…con un solo click!
di Elena Misericordia© ufficio-stampa
Italiano di nascita ma cosmopolita per vocazione, Folkloore.com è l’online store creato dalla giovane imprenditrice di moda Mila Serena di Lapigio per valorizzare le produzioni artigianali realizzate dalle diverse popolazioni del mondo. Non chiamateli souvenir di viaggio, ma pezzi esclusivi, realizzati 100% a mano, grazie al prezioso know-how delle maestrie locali: nessuna firma, solo la bellezza dell’unico e dell’irripetibile.
Passo dopo passo, Paese dopo Paese, Folkloore.com esplora gli angoli più remoti della Terra, selezionando capi e accessori dall’anima vibrante, ricchi di storia e di tradizione.
Giacche berbere in velluto di seta ricamato, borse colombiane intessute a mano dalle popolazioni indigene Wayuu, caldi maglioni nordici: da quelli islandesi con l’iconica trama ‘Lopapeysa’ agli Aran irlandesi dai simbolici intrecci. Capi dal fascino esotico, ora acquistabili online, da mescolare al classico e al basic quotidiano, per dare forma ad un look contemporaneo, autenticamente ricercato.
Il progetto di questa ingegnosa imprenditrice copre un arcipelago di artigiani ed intenditori sparsi tra Marocco, Colombia, Argentina, Irlanda, Islanda, Ghana, Indonesia, Kenya, Mongolia, Messico, Scozia, Thailandia, Turchia, Tunisia e Portogallo…e promette di conquistare il mondo!
Chi è Mila Serena di Lapigio? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di crescita umano e professionale?
Sono nata e cresciuta a Roma. Dopo il diploma di liceo classico, ho avvertito l’esigenza di andare all’estero per misurarmi con nuove esperienze. Con le idee ancora poco chiare sul futuro, mi sono così trasferita a Londra. Durante il primo anno, ho frequentato dei corsi brevi che mi hanno permesso di esplorare realtà diverse come la moda e la fotografia…e, soprattutto, ho migliorato il mio inglese. Ho scelto poi di iscrivermi alla facoltà di fashion styling per approfondire varie materie riguardanti l’immagine. Sin da subito il corso digital, insieme a quello di fotografia, hanno catturato il mio interesse. Terminati gli studi, ho iniziato a cercare il mio primo vero impiego e, dopo un periodo intenso di colloqui, sono approdata da Vogue Italia, convinta di rimanervi 6 mesi…che sono diventati 3 anni! Vogue Italia, oltre ad essere stata una famiglia, ha rappresentato per me una grande scuola. Ho iniziato nella redazione moda, ma seguire i servizi editoriali non corrispondeva esattamente ai miei desideri ed alle mie inclinazioni…così, in breve tempo, sono riuscita a diventare assistente photo editor ed ho avuto la fortuna di poter trascorrere le mie giornate immersa negli archivi di foto storiche incredibili! Dopo circa un anno è nato il progetto Vogue.it che mi ha avvicinata sempre di più al mondo digitale. È stato allora infatti che ho deciso che il mio futuro sarebbe stato l’e-commerce. Ho lavorato tre anni da YOOX: esperienza fantastica senza la quale non avrei mai potuto avviare da sola il mio progetto.
Esiste un episodio particolare della tua vita che ti abbia avvicinata al mondo della moda?
In realtà non esiste un episodio specifico. Ho sempre amato guardare le fotografie, da quelle stampate sui giornali a quelle raccolte negli album di famiglia…dalle immagini dei tempi passati è nata la mia curiosità di frugare negli armadi di mia nonna alla ricerca dei vecchi abiti catturati in quelle foto: un grande stimolo per scoprire i vari stili che hanno segnato le diverse epoche. Ho sempre avuto un debole per gli anni’70. Da lì è nato il mio interesse verso la pop art, la moda, i gioielli, la fotografia e il design di quei tempi. Sono un’appassionata, oltre che delle grandi firme come Yves Saint Laurent, anche dei modelli di Halston, di cui Elsa Peretti è stata musa ispiratrice e designer di gioielli.
Quando e com'è nato il progetto Folkloore.com? Come mai la scelta di questo nome?
L’idea è nata durante gli anni trascorsi a Vogue Italia durante i quali mi sono avvicinata al mondo del digitale… cosa avrei potuto vendere online? Ovviamente moda! Rovistando tra gli armadi di mia nonna e di mia mamma avevo scovato caftani messicani, vestiti indiani e borse fatte a mano provenienti da chissà quale parte del mondo…per il mio progetto avevo in mente di selezionare dei capi altrettanto particolari e ricchi di storia. Proprio in quel periodo arrivarono degli amici americani a Roma e mi chiesero dove poter acquistare i sandali di capri…da lì l’illuminazione: offrire a chiunque la possibilità di accedere a dei pezzi unici e tradizionali, senza tempo, al di fuori delle mode del momento, lavorati a mano a diverse latitudini. Folkloore, che si pronuncia ‘Folklure’, racchiude in sé la parola Folk (gente) e, tramite un gioco di assonanza, la parola Allure.
Cosa possiamo trovare sul tuo store online?
Pezzi unici e originali, realizzati a mano da artigiani che si tramandano di generazione in generazione le tecniche di lavoro. Mochila colombiane tipiche della tradizione di lontane tribù, giacche in velluto di seta marocchine, le tipiche babbucce ‘friulane’ che nel dopoguerra venivano cucite in casa con avanzi di stoffe, le cinture utilizzate in Argentina per il Polo, vestiti, parei e pigiami lavorati a mano in India con la tecnica block-print...e molto altro ancora.
Qual è il comune denominatore dei pezzi unici acquistabili sul tuo sito? Esiste un preciso criterio di selezione o segui il cuore?
Comune denominatore: unicità e timeless. Seguo il cuore, i miei gusti e mi lascio affascinare dalle storie di ogni singolo pezzo.
Quanti e quali Paesi sono coinvolti nel progetto?
Ad oggi circa una ventina, a seconda dei periodi. Trattandosi nella maggior parte dei casi di prodotti fatti a mano, è difficile riassortirli in tempi brevi. Ogni tanto, quindi, sono costretta a sospendere le vendite dei pezzi provenienti da un determinato Paese, ma sempre con la convinzione che prima o poi riuscirò a coprire tutto il mondo!
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Che importanza assumono per te le tradizioni artigiane dei diversi Paesi?
Sono davvero molto importanti. Attraverso il mio lavoro mi rendo sempre più conto che la dimensione manifatturiera sta pian piano scomparendo. Il pensiero di sostenere artigiani, o piccole associazioni che li tutelino, mi dà la carica tutti i giorni!
A quale pubblico ti rivolgi?
Ad oggi per il 90% ad un pubblico femminile. In ogni caso, io non vendo moda, ma pezzi unici senza tempo, che si adattano a qualsiasi età e, in molti casi, a tutte le stagioni.
Al centro del tuo progetto di respiro internazionale troviamo il tema del viaggio. Nella tua vita quanto è importante viaggiare alla scoperta del mondo?
È un aspetto fondamentale della mia vita. Mi reputo una persona privilegiata perché sono riuscita a far coincidere la mia passione con il mio lavoro.
Chi è Mila nel privato?
Sono una ragazza di 32 anni che prova, con non poche paure e difficoltà, a fare l’imprenditrice. Amo trascorrere il mio tempo libero con gli amici e con la mia numerosissima famiglia…quando rientriamo a casa dai nostri continui viaggi alla scoperta del mondo!
Progetti e sogni per il futuro del tuo brand?
Vorrei collaborare sempre di più con le associazioni che tutelano le realtà artigiane, per realizzare un giorno dei pezzi personalizzati, utilizzando tecniche e tessuti delle diverse tradizioni locali. Inoltre, in un futuro non troppo lontano, mi piacerebbe poter allargare la mia selezione ad un pubblico maschile e anche ai bambini. Tenendo sempre viva la mia curiosità per tutte le affascinanti culture che popolano il nostro pianeta!