Malo. Il cashmere di sublime fattura italiana
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
L’alta maglieria Made in Italy passa attraverso la valorizzazione della tradizione artigiana, la preziosità dei tessuti e l’eleganza di uno stile senza tempo
di Elena Misericordia© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
Malo, storico marchio fiorentino specializzato in maglieria in cashmere, ritorna alla conquista del mercato del lusso grazie ad un importante processo di rilancio. L’azienda, fondata a Firenze nel 1972 dai fratelli Canessa, è stata infatti rilevata nell’autunno 2018 da tre brillanti imprenditori del nostro Nordest: Walter Maiocchi, già Presidente della realtà mantovana di impianti di refrigerazione Zanotti, e i suoi due soci, Luigino Belloni e Bastian Mario Stangoni.
È così che gli stabilimenti di Campi Bisenzio (Firenze) e Borgonovo Val Tidone (Piacenza) sono ritornati protagonisti di quel processo produttivo che mira innanzitutto alla valorizzazione dell’alto artigianato 100% Made in Italy: una rinnovata generazione di magliai in grado di declinare l’antica tradizione manifatturiera del nostro territorio in chiave contemporanea, seguendo il passo dei trend del momento, senza mai dimenticare i codici stilistici che da decenni contraddistinguono il brand. Insieme alla maglieria, core business di Malo, il nuovo team creativo punta anche sugli accessori, soprattutto borse, interamente in cashmere, realizzate senza l’utilizzo di alcun pellame.
I capi della tradizione vengono sapientemente arricchiti con innovativi dettagli hi-tech per un posizionamento sul mercato davvero alto, strizzando però l’occhio anche alle nuove generazioni.
Preziosità delle lavorazioni e utilizzo di tessuti pregiati contraddistinguono la ricercatezza evoluta dell’outfit firmato Malo. Colori, luce e vitalità si fanno spazio tra linee morbide, materiali di alta qualità e dettagli di stile, nel segno di un'artigianalità senza tempo.
Dottor Maiocchi da dove è arrivata la spinta ad intraprendere questa sfida di rilancio di Malo nel mondo della moda?
Da ragazzo le maglie di Malo erano un sogno per me. Un brand tutto italiano, sinonimo di qualità e prestigio. Quello che mi ha affascinato fin da subito sono state le maestranze magliaie di altissimo livello, espressione artigianale che vogliamo portare avanti.
Grazie a voi, oggi Malo guarda al futuro. In quale direzione?
La sfida che stiamo affrontando è quella di mantenere il Dna del marchio, i suoi valori intrinsechi di qualità, di artigianalità e di Made in Italy, al tempo stesso rinnovandolo. Sicuramente il futuro riguarderà un’importante spinta sul mercato estero, dove Malo è riconosciuto e apprezzato come eccellenza italiana, attraverso l’implementazione dell’export. Ma non solo. Tra i vari obiettivi che ci siamo posti vi è anche l’apertura dello store online e l’inaugurazione di nuove boutique monomarca, oltre a quelle già esistenti a Milano, Roma, Venezia e Porto Cervo.
Che importanza assume, nell’ambito del vostro progetto, la valorizzazione dell’artigianalità delle nostre maestranze?
Le persone in Malo sono sempre al primo posto, costituiscono il pilastro portante dell’azienda. Le nostre maestranze sono altamente specializzate ed essenziali per la realizzazione di un prodotto artigianale. Il plus di Malo è proprio questo: ogni maglione è realizzato da persone che amano il proprio lavoro e lo svolgono da tempo con la più alta professionalità.
Lo scorso 19 settembre, in occasione della settimana della moda milanese, è stata presentata la collezione uomo/donna PE 2020. Quali sono le caratteristiche essenziali dei nuovi capi? Quali i codici stilistici iconici del brand irrinunciabili e quali gli elementi di innovazione?
Sì, è stato un vero successo. Siamo rientrati nel Calendario della Camera della Moda e abbiamo presentato una collezione ricca di dettagli, giocata sul tema del viaggio e su quattro palette cromatiche che invitano l’occhio a perdersi in un caleidoscopio di paesaggi e colori. Protagonisti, nei capi sia uomo che donna, i tessuti e i materiali preziosi lavorati con sorprendente perfezione. Cashmere, cotone Makò, seta, fresco di lana e altre fibre di pregio, proposti nei codici stilistici che da decenni contraddistinguono Malo: classe, eleganza ed eccellenza. Abbiamo dato risalto anche agli accessori ed esplorato nuove vestibilità. Non manca la costante ricerca.
Non solo abiti e maglioni, ma anche accessori e, in particolare, borse in cashmere. È così?
Le borse in cashmere della collezione AI19 sono destinate a diventare accessorio must-have per la stagione autunno inverno 2019-20. Abbiamo attinto all’heritage del brand e ai modelli iconici, rivisitati con tecniche nuove, mantenendo l’altissima qualità delle fibre e l’eccellenza che rappresenta Malo.
Come sono l’uomo e la donna Malo e a quale pubblico vi rivolgete? Com’è cambiato il pubblico del lusso dagli anni ’70 ad oggi? E i millennials come si collocano in questo mercato?
I nostri affezionati sono persone attente alla qualità e a uno stile senza tempo. Sono interessati a capi che trasmettono sicurezza, che durano tutta la vita. Sanno che acquistare Malo significa scegliere un prodotto italiano di altissimo pregio. Sicuramente il nostro obiettivo è puntare anche ai più giovani che non conoscono il brand. I millennials sono esigenti, così come i nuovi clienti del lusso. Per questo dobbiamo puntare sul Made in Malo: mostrare l’artigianalità e tutta la maestranza che si nasconde dietro ad ogni singolo capo. Per avvicinarci ai millennials, stiamo per approdare sul web con l’e-commerce, progetto importante che abbiamo in cantiere.
Quali sono i vostri obiettivi per la crescita e l’espansione del brand?
Vogliamo costruire una rete retail forte, trovare il nostro spazio nei centri più importanti del mondo. Sicuramente un passo imminente sarà riprendere il mercato americano. Abbiamo già riaperto lo show-room di New York ma non ci fermeremo a questo. La voglia di portare il Made in Malo all’estero e far conoscere l’eccellenza che ci contraddistingue è forte e siamo determinati a riuscirci. Senza mai dimenticare il ruolo dei maestri artigiani del nostro territorio: l’azienda infatti ha messo in cantiere anche la realizzazione di una scuola che possa trasmettere alle nuove generazioni la sapiente arte della tessitura.