© IPA | Brad Pitt
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Da simbolo di potere ad accessori per rifinire il look: ciascun dito in cui si portano denoterebbe specifici tratti del carattere
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Quanti anelli dovrebbe indossare un uomo? Quanti vuole, naturalmente, anche se il numero ideale dovrebbe variare tra uno e tre, su entrambe le mani. Da simbolo aristocratico e strumento di potere ad accessori per rifinire il look: dalle fedine alle fasce, dagli chevalier a quelli in varie leghe più o meno preziose, ciascun dito in cui si portano denoterebbe specifici tratti di personalità.
Gli anelli messi al pollice esprimerebbero forza e sicurezza in sé stessi e nei propri mezzi. All’indice, denoterebbero senso di autorità e determinazione. Il medio viene, invece, ricondotto al senso di responsabilità e di equilibrio. L’anulare è considerato “il dito dell’amore” e simboleggia l’armonia. Infine, il mignolo, associato a creatività e vanità.
Tra gli anelli più amati dagli uomini, spicca ancora lo chevalier, o signet ring, quello da portare al mignolo. Arricchito da pietre preziose o recante iniziali, stemmi di casate nobiliari o di altro tipo, era utilizzato in origine per pressare la ceralacca e siglare le lettere, la corrispondenza. Era, perciò, realizzato in materiali poveri. Dal Medioevo ha iniziato, invece, ad essere considerato un accessorio ornamentale. Funzione che conserva tutt’oggi.