In passerella, abiti con il colletto che ricordano gli anni Sessanta, lunghi e senza maniche, giacche nel caratteristico tweed, gonne a balze, tubini e tuniche ricamate, piccoli cappelli di paglia. C’è anche tanta aria di novità: cappe da sub con bottoni a pressione, felpe, bermuda da running e pantaloncini da ciclista, magliette e canotte. È una collezione dove tutto rimanda ai mesi caldi, alle atmosfere da bordo piscina e abbraccia la dinamicità: “Sono stata ispirata dai codici del lifestyle, della quotidianità e da tutto ciò che invita al movimento. Il mare e il vento mi ha fatto venire voglia di giocare con le mute”, ha sottolineato ancora Virginie Viard.