Quintessenza dello stile maschile (ma non solo), viene celebrata il 18 ottobre di ogni anno
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È il Cravatta Day, la cui istituzione risale al 2003. In questa giornata, in Croazia, l'Academia Cravatica ne avvolse infatti una, rossa e gigantesca, intorno all’arena romana di Pola, per rendere omaggio al simbolo dell’identità nazionale del Paese. La ricorrenza è stata poi ufficializzata nel 2008, quando il Parlamento croato ha dichiarato all’unanimità il 18 ottobre il giorno dedicato alla cravatta.
Quintessenza dello stile maschile (ma non solo), quanti sono i modi per annodare una cravatta? Oltre 100mila. Per l’esattezza: 177.147, secondo il matematico svedese Mikael Vejdemo-Johansson, che li ha elaborati grazie a teorie logiche e modelli matematici. Ha persino creato un generatore online di nodi random, realizzato in base alle sue regole. Proviamo, perciò, a ripassare almeno i più comuni, che sono principalmente quattro: semplice, piccolo, Windsor e mezzo Windsor.
IL NODO SEMPLICE - È quello adatto a tutte le occasioni, a tutte le camicie, a tutti i colli. Perfetto per un look casual, il nodo semplice è un grande classico: il più facile, moderno e giovanile. A forma conica, stretto con le cravatte fini e largo con quelle più spesse, è adatto a uomini alti e di media altezza.
IL NODO PICCOLO - Elegante e raffinato, il nodo piccolo si sposa bene con i colletti stretti e le cravatte molto spesse. Di misura contenuta, è consigliato per quelle in seta e che non pesino oltre 70 grammi, perché le sciupa parecchio. Perciò attenzione quando si stringe.
IL NODO WINDSOR - È considerato, tra tutti, il più elegante. Triangolare, simmetrico, è il nodo delle grandi occasioni e deve il nome al Duca di Windsor (anche se, pare, non lo abbia usato, preferendogli un altro molto simile). Prendendo spazio, è consigliato per colletti ben aperti e alla francese e con cravatte piuttosto lunghe.
Nella foto, l'attore statunitense Jeremy Allen White