© Ufficio stampa | David di Donatello 2021 | Pietro Castellitto in Dior by Kim Jones
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Nel corso della serata dedicata ai premi del cinema italiano attori e registi ne hanno decretato una vittoria ex aequo. Quando preferire una e quando l’altro
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Sono entrambi simboli di uno stile formale. Ricercato il primo, indispensabile per completare un abito maschile la seconda. Parliamo del papillon (o cravattino) e della cravatta, due accessori irrinunciabili per rifinire smoking e look per le occasioni più importanti ed esclusive, come cerimonie e serate di gala. Nel corso di quella dedicata ai David di Donatello 2021, i premi del cinema italiano, Pierfrancesco Favino, Kim Rossi Stuart, Elio Germano e tanti altri loro colleghi attori e registi ne hanno sostanzialmente decretato una vittoria ex aequo. Proviamo allora a vedere quando preferire uno e quando l’altra…
QUANDO INDOSSARE IL PAPILLON – A forma di farfalla, il cravattino (o papillon) si lega sotto il colletto della camicia. Sono indicate quelle con colletto italiano (caratterizzato dalle vele allungate e dalle punte accentuate e ravvicinate), semi italiano o, meglio ancora, da smoking (quello cioè con le alette). È richiesto anche quando si indossa il frac e, ad ogni modo, nelle occasioni più eleganti e formali, come le serata di gala e le cerimonie importanti.
QUANDO INDOSSARE LA CRAVATTA – Anche la cravatta attesta una certa formalità ma meno rigorosa. Non deve mai mancare sotto un tight o un mezzo tight ma si adatta a qualsiasi tipo di occasione, comprese quelle strettamente lavorative. Completa e rifinisce il look, si abbina ed è indicata con abiti dal taglio sartoriale e classico.