IN PASSERELLA CON IL “POD”

Fashion Week: Lila, figlia di Kate Moss, con il "cerotto" per il diabete

La modella 19enne ha indossato in passerella il sensore adesivo per la glicemia, che in molti hanno scambiato per un cerotto

28 Set 2021 - 23:00
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© Ufficio stampa  | Milano Fashion Week, Versace by Fendi | Lila, 19enne modella figlia di Kate Moss, ha indossato in passerella il sensore adesivo per la glicemia, il POD (Point Of Delivery), che in molti hanno scambiato per un cerotto
© Ufficio stampa  | Milano Fashion Week, Versace by Fendi | Lila, 19enne modella figlia di Kate Moss, ha indossato in passerella il sensore adesivo per la glicemia, il POD (Point Of Delivery), che in molti hanno scambiato per un cerotto
© Ufficio stampa  | Milano Fashion Week, Versace by Fendi | Lila, 19enne modella figlia di Kate Moss, ha indossato in passerella il sensore adesivo per la glicemia, il POD (Point Of Delivery), che in molti hanno scambiato per un cerotto

© Ufficio stampa | Milano Fashion Week, Versace by Fendi | Lila, 19enne modella figlia di Kate Moss, ha indossato in passerella il sensore adesivo per la glicemia, il POD (Point Of Delivery), che in molti hanno scambiato per un cerotto

© Ufficio stampa | Milano Fashion Week, Versace by Fendi | Lila, 19enne modella figlia di Kate Moss, ha indossato in passerella il sensore adesivo per la glicemia, il POD (Point Of Delivery), che in molti hanno scambiato per un cerotto

Uno show firmato per la prima volta Versace by Fendi e Lila, giovane modella figlia di Kate Moss, che ha indossato in passerella il sensore adesivo per la glicemia, il POD (Point Of Delivery), che in molti hanno scambiato per un cerotto. Sono le ultime due novità viste in chiusura della Fashion Week di Milano.

PARLARNE DI PIÙ E MEGLIO - È stata proprio la stessa Lila Moss, 19 anni, figlia della super top Kate e di Jefferson Hack ad aver già in precedenza raccontato, nel corso di alcune interviste, di vivere con il diabete mellito tipo 1. Non ha mai nascosto, infatti, il dispositivo medico che aderisce alla pelle, mostrandolo in diverse occasioni sul braccio oppure sul gluteo, come alla sfilata. I presupposti di questo gesto sembrano voler ‘sdoganare-normalizzare’ la sua condizione cronica, evitando di nasconderla e forse invitando a parlarne di più e meglio. L’evoluzione tecnologica di device molto piccoli, senza tubicini esterni e impermeabili, si sta rivelando un valido supporto per una migliore gestione del diabete. La certezza del dato e la sicurezza di interventi terapeutici precisi, hanno reso sia il microinfusore di insulina, sia il misuratore in continuo della glicemia (Omnipod e Dexcom G6 e distribuito in Italia da Theras) due successi tecnologici fondamentali per migliorare lo stile di vita del paziente e di tutta la famiglia.

100 ANNI DI SCOPERTA E PASSI AVANTI - “Quello che è successo alla Fashion Week coincide anche con i 100 anni della scoperta dell’insulina che si festeggia proprio in questi giorni. L’evoluzione tecnologica per la gestione del diabete ha fatto moltissimi passi avanti segnando un cambiamento epocale. Non a caso utilizziamo il termine “indossare il device”, proprio come la modella ha fatto sulle passerelle in modo così elegante. Lo ha fatto sfruttando le peculiarità di questo POD – ha piegato Dario Iafusco, Responsabile del Centro Regionale di Diabetologia Pediatrica “G. Stoppoloni”, Azienda Universitaria della Campania Luigi Vanvitelli - che le evita numerose iniezioni al giorno di insulina, il farmaco salvavita di chi come lei ha il diabete mellito di tipo 1. Il farmaco è contenuto nel POD che aderisce perfettamente alla pelle senza alcun tubicino esterno e rilascia la dose di insulina impostata dal paziente (insulina basale) oltre ai boli al momento dei pasti. Per le sue dimensioni così ridotte (non più grande di un cerotto, appunto) è molto comodo da indossare e non limita alcuna attività, compresa quella di modella”. 
 

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