© Showbit-Mondadori Portfolio | Valentino - Collezione primavera estate 2021
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Per presentare le collezioni uomo e donna primavera estate 2021 la maison ha lasciato per la prima volta Parigi: scelta dettata dal Covid ma non solo…
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Non modelle e modelli ma 66 persone prese dalla strada, ognuna con la sua fisicità e individualità. Non un palazzo del centro ma una fabbrica dismessa e invasa di fiori, per il romanticismo radicale di Valentino, che dopo stagioni e stagioni ha sfilato per la prima volta a Milano, anziché a Parigi. Una scelta dettata dal Covid, certo, ma che per il direttore creativo Pierpaolo Piccioli ha significato anche "l'opportunità di far vedere da una prospettiva diversa".
UN NUOVO SIGNIFICATO - "Il mio lavoro come designer – è la riflessione di Piccioli – è mostrare dal mio punto di vista, mantenerne i codici dando loro un nuovo significato". Per farlo, ha voluto "lavorare con persone che rappresentano il mondo", scelte attraverso uno ‘street casting’, per raccontare "cosa significa il romanticismo oggi". E non si parla tanto di estetica, quanto di "individualità e libertà di espressione, di un approccio alla vita emozionale e non oggettivo". Un nuovo romanticismo libero e personale che si appropria dei codici espressivi della maison per proporli in modo nuovo, adatto all'oggi: così il pizzo macramé passa dalla sera al giorno, per t-shirt e ciclista, per lui e per lei, o su giacche over portate su camicie altrettanto ampie che sono uguali, persino nella taglia, per uomo e donna, che indossano anche gli stessi shorts. Anche bluse, ricami e stampe d’archivio acquisiscono così nuovi significati. La maison ha anche lanciato una collaborazione speciale con Levi’s, rivisitando il modello classico di jeans 1969-517.