SABATO DE SARNO VINCE E CONVINCE

Sfilate Fashion Week, Gucci: un’eleganza fatta di gioia e di vita

Vola alto la collezione maschile per il prossimo autunno inverno, la prima che porta la firma del direttore creativo Sabato De Sarno

15 Gen 2024 - 00:00
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© Ufficio stampa  | Gucci Ancora – Collezione uomo autunno inverno 2024-2025
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© Ufficio stampa | Gucci Ancora – Collezione uomo autunno inverno 2024-2025

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Game, set, match. Gucci ha dato il via alle sfilate della Fashion week maschile di Milano con una collezione che vola alto, suggellando il nuovo corso della maison all’insegna di un’eleganza semplice, garbata, pulita, calata all’interno della realtà e in grado di sublimarla. Del tutto in linea e al livello di una moda meno urlata, dove “less is more” e lo stile è definito da un modo di intendere la vita.

Prima collezione uomo Gucci per il direttore creativo Sabato De Sarno, di cui riportiamo integralmente il “manifesto” con cui ha presentato le nuove proposte per il prossimo autunno inverno. “È una storia che nasce dalla gioia di vivere. Dalla passione e dall’umanità, dalle persone e dalla vita reale, da un fascino irriverente, dalla provocazione e dalla sicurezza di sé, dalla semplicità, dalle sensazioni repentine e dalle emozioni. Da una forma d’arte precisa, fatta di parole - parole nelle opere, parole nelle foto, parole negli spazi, solo parole. È una storia di ricchezza e di desiderio”.
 

“Gucci Ancora” per l’uomo fa eco all’omonima collezione femminile, con i cappotti sartoriali, la pelle e il velluto, i colori classici – nero, bianco, beige – e i tocchi di blu, verde e (soprattutto) l’ormai iconico rosso ciliegia. Parla “di flash e di spontaneità, di una festa alle prime luci del mattino”, De Sarno. E di “una storia di persone splendide, tutte diverse tra loro”, inclusiva, a cui “tutte e tutti sono benvenuti. È una storia fatta di film, della mia amata Italia, di intellettuali e di viaggi in giro per il mondo, ma è anche sentirsi a casa ovunque si vada. È una storia di famiglia, di baci, tanti e tanti baci. È la storia di tutto, ancora, un tutto che stavolta si manifesta attraverso la gioia”.

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