© Ufficio stampa | Richard Gere in 'American Gigolò'
© Ufficio stampa | Richard Gere in 'American Gigolò'
Nel film interpretato da Richard Gere la rivoluzione del guardaroba per “un uomo fuori dagli schemi e sicuro del suo fascino”, ha spiegato lo stilista
© Ufficio stampa | Richard Gere in 'American Gigolò'
© Ufficio stampa | Richard Gere in 'American Gigolò'
Due minuti e quaranta secondi. È praticamente il tempo in cui si è compiuta la rivoluzione della moda maschile. Tanto dura, infatti, la scena 'cult' di American Gigolò, il film scritto e diretto da Paul Schrader che proprio in questi giorni festeggia i 40 anni di distribuzione in Italia. Il protagonista Richard Gere, con addosso solo un paio di pantaloni grigi, si dirige verso il suo guardaroba: e lì la macchina da presa immortala i passaggi in cui l'abito formale supera la sua tradizionale rigidità, ‘liberando’ il corpo e diventando sexy. Il tutto, grazie a Giorgio Armani.
UNO SPARTIACQUE DECISIVO - “American Gigolò è senza dubbio un classico cinematografico che negli anni ’80 ha segnato uno spartiacque importante tra lo stile tradizionalista, fatto di una certa rigidità del vestire e uno stile più disinvolto”, spiega lo stilista. “Proprio in quegli anni gli uomini avevano cominciato a dare importanza alla forma fisica, con una certa dose di vanità. Nel film volevo che questo nuovo narcisismo maschile apparisse nella sua forma più sexy proprio grazie al ruolo e all’interpretazione di Gere. Ho pensato quindi – prosegue Armani – a un guardaroba completo, dalle camicie, agli abiti al cappotto, che fosse coerente e che sottolineasse il carattere del personaggio, un uomo fuori dagli schemi e sicuro del suo fascino”. Nella scena in questione l'attore americano, che interpreta Julian Kay, gigolò richiestissimo dalle donne, sceglie quattro giacche e le allinea sul letto. Passa poi ad altrettante camicie, in quattro colori diversi, e alle cravatte. Le sovrappone, le abbina e il guardaroba maschile ne esce trasformato in un alleato di fascino e mascolinità.
IL CONNUBIO CORPO-ABITO - Il merito va tutto alle giacche destrutturate di Armani e ai pantaloni morbidi e senza pinces. Il look dell'uomo nuovo è fatto di forme morbide e tessuti leggeri, che seguono e assecondano le forme del corpo, lo alleggeriscono e lo liberano dalle rigidità, conferendo fascino e sensualità. Una rivoluzione che vediamo riproposta ancora oggi sulle passerelle, un’idea di eleganza e appropriatezza che permane. “Il corpo va vissuto, va esaltato”, ha dichiarato lo stilista durante la presentazione della sua collezione maschile FW 20-21. “Il connubio corpo-vestito è fondamentale”.