Pitti Uomo 97, Pitti People: chi c’è a Firenze (e come si veste)
© Ufficio stampa | Claudio Marchisio a Pitti Uomo testimonial delle calze RED
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Appuntamento al 2021 per la formula ‘classica’ della fiera ma intanto, per aziende ed espositori, c’è una soluzione
© sito ufficiale
L’appuntamento è per gennaio 2021 ma questo è tutt’altro che un segno di resa. Spostate le tradizionali date di giugno, per effetto dell’emergenza coronavirus, Pitti Uomo non si terrà neppure a settembre prossimo, contrariamente a quanto annunciato. Almeno, nelle modalità a cui si è abituati, con Firenze che diventa il palcoscenico mondiale della moda maschile, il centro dell’eleganza e il punto di ritrovo delle eccellenze e dell’artigianalità. L’edizione estiva di uno dei più importanti eventi del settore, che rende l’Italia grande agli occhi del mondo, non si terrà infatti negli spazi ‘fisici’ della Fortezza da Basso ma si svolgerà con una formula alternativa…
Pitti Uomo 96 - Pitti People - Credit: The Locals
TRA INCERTEZZE E DIFFICOLTÀ - Niente stand, padiglioni, migliaia di addetti del settore, buyer internazionali e visitatori presenti fisicamente in fiera. Il Cda di Pitti Immagine ha preso atto “dell’insufficiente numero di conferme di partecipazione e dello stato di perdurante difficoltà delle aziende”. Pertanto, anche Pitti Uomo non si terrà nella 'formula classica'. “È una decisione dolorosa ma inevitabile – ha commentato Claudio Marenzi, presidente di Pitti Immagine – dettata dalle condizioni di difficoltà operativa ed economica in cui si trovano la maggior parte delle aziende manifatturiere e quelle di distribuzione (come i negozi, n.d.r.) e dalle incertezze che tuttora permangono sulle modalità di spostamento da una nazione all’altra, comprese le disposizioni sulle quarantene”.
© Ufficio stampa | Claudio Marchisio a Pitti Uomo testimonial delle calze RED
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UN 'ALTRO' PITTI È POSSIBILE – Ad ogni modo, per permettere comunque l’incontro tra espositori e acquirenti una soluzione c’è e si chiama Pitti Connect. Si tratta di una piattaforma digitale, attiva e visitabile dalle fine di giugno-prima settimana di luglio, fino a settembre, ed è stata concepita per essere molto più di una showroom virtuale. “Si tratta di un avanzato strumento di networking e di marketplace, che permetterà agli espositori di aumentare la propria visibilità presso decine di migliaia di compratori qualificati, attivare contatti commerciali selezionati e certificati, essere supportati nel gestire ordini e fare eventi e presentazioni live”, ha spiegato il direttore generale di Pitti Immagine Agostino Poletto. Ci sarà spazio, inoltre, anche per guest d’eccezione, per la promozione dei talenti emergenti e per la consueta apertura ai nuovi fenomeni della moda internazionale, com’è del resto nel Dna di Pitti Immagine. L’intento è che sia uno strumento che faccia da volano per la ripartenza dell’intero settore moda.