Deriva dalla visione dello stilista una delle intuizioni più rivoluzionarie e celebrate dagli anni Ottanta a oggi
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Ha radicalmente trasformato le regole della moda contemporanea a partire dagli anni Settanta. Giorgio Armani ha saputo accompagnare con i suoi abiti il cambiamento della nostra società. Come ne offre un racconto “Made in Italy”, la prima serie tv sulla nascita della moda italiana nella Milano di quegli anni e di quanto ha reso grande il nostro Paese nel mondo. Il contributo più significativo dello stilista? “La proposta di un’eleganza naturale”, ha raccontato lui stesso nel corso di un'intervista esclusiva…
Ritratto di Giorgio Armani – Courtesy of Giorgio Armani
IL PRIMO CAPO 'A-GENDER' - “Per me la cosa più importante è continuare a valorizzare le donne creando abiti che le facciano sentire se stesse e a proprio agio, come ho sempre fatto", ha spiegato Giorgio Armani riferendosi al suo lavoro, in un passaggio di un'intervista esclusiva rilasciata a Vogue Italia. Deriva, infatti, da questa visione una delle sue intuizioni più rivoluzionarie e celebrate: la giacca destrutturata, arrivata negli anni Ottanta come conseguenza del suo approccio innovativo e attento al cambiamento della società. Realizzata in materiali più morbidi, senza tagli e rigide sagomature, per abbracciare e assecondare il corpo, senza costringerlo. Il primo capo ‘a-gender’, né esclusivamente maschile né solamente femminile, che da sempre veicola un messaggio importante: quello dell’inclusività.