COSA “CERCARE” NELL’ETICHETTA

Moda, intimo e underwear sostenibili e "green": come si riconoscono

Sono quattro le fibre da cercare nell'etichetta per avere la certezza di indossare capi "amici dell'ambiente". Ecco quali

19 Ott 2021 - 00:00
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© Ufficio stampa  | Tezenis continua il suo percorso verso la sostenibilità e amplia la collezione Be The Change, che ha l’obiettivo di contenere l’impatto ambientale 
© Ufficio stampa  | Tezenis continua il suo percorso verso la sostenibilità e amplia la collezione Be The Change, che ha l’obiettivo di contenere l’impatto ambientale 
© Ufficio stampa  | Tezenis continua il suo percorso verso la sostenibilità e amplia la collezione Be The Change, che ha l’obiettivo di contenere l’impatto ambientale 

© Ufficio stampa | Tezenis continua il suo percorso verso la sostenibilità e amplia la collezione Be The Change, che ha l’obiettivo di contenere l’impatto ambientale 

© Ufficio stampa | Tezenis continua il suo percorso verso la sostenibilità e amplia la collezione Be The Change, che ha l’obiettivo di contenere l’impatto ambientale 

Modal carbon neutral, econyl, tulle riciclato e cotone organico "Rib". Sono le quattro fibre, tutte sostenibili, da cercare nell'etichetta per avere la certezza di indossare capi rigorosamente "green". Sono presenti in una capsule di biancheria intima e underwear dal mood fresco, sportivo, giovanile ma anche urban-chic e romantico, ispirata quindi ai trend più amati del momento

E L'AMBIENTE RINGRAZIA - Dalle proposte underwear più basic, a quelle dedicate al fitness, dalle linee dal design minimal a quelle più glam, da lasciar intravedere sotto ai vestiti: proviamo a scoprirne le caratteristiche delle componenti "amiche dell'ambiente", per una scelta più consapevole e rispettosa. A cominciare dal modal carbon neutral, che è una fibra sostenibile che limita l’emissione di anidride carbonica e rende il tessuto brillante, morbido e traspirante, a contatto con la pelle. L'Econyl è, invece, una microfibra riciclata, che deriva da tessuti sia pre che di post-consumo e reinserisce nella catena produttiva materiali che altrimenti finirebbero al macero. Spazio anche al tulle riciclato, che prevede l'utilizzo di nylon riciclato da pre-consumo (70%) ed elastam (30%). Infine, il cotone organico Rib, che si compone per il 94% da cotone organico, il 4% da elastam e per il 2% da poliestere, con il risultato di avere una fibra naturale e che non prevede l’utilizzo di sostanze chimiche.

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