cruise collection 2019

Moda: sfilano le collezioni Crociera 2019

Nate per vestire i ricchi che svernavano al caldo, le Cruise Collection si prendono i riflettori del fashion system fino a fine giugno. Durando (e vendendo) più delle altre

04 Giu 2018 - 12:45
 © ufficio-stampa

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È la nuova geografia della moda con l'asse delle sfilate New York – Londra – Milano-Parigi affiancata da un calendario più lungo e località sorprendenti. Epicentro del fenomeno sono, per l'appunto, le collezioni Crociera. Nate per vestire i ricchi che svernavano al caldo, le Cruise Collection (svelate tra maggio e giugno) sono diventate prima solide “gregarie” delle collezioni principali, per poi trasformarsi nel vero evento stilistico, su cui i marchi sono pronti a investire cifre folli pur di creare lo show più memorabile nella location più insolita. Degli esempi: mentre la Maison Christian Dior sceglie il castello di Chantilly, un gioiello del XVIII secolo alle porte di Parigi, con le sue torri eleganti che si specchiano nelle acque placide del lago, Gucci infiamma gli Alyscamps con un défilé in un cimitero di Arles del 4° secolo A.C,  città di origine romana nel sud della Francia. Per Louis Vuitton, invece, la sede perfetta è la sede espositiva d’arte moderna e contemporanea di Saint-Paul de Vence, borgo provenzale ricco di arte e di storia, dove all’interno del suo spettacolare giardino si possono ammirare opere di Pierre Bonnard, Georges Braque, Fernand Léger, Marc Chagall, Alberto Giacometti, Eduardo Chillida, Raoul Ubac.

Le collezioni Cruise sono nate prima delle relative sfilate: come si capisce dal nome, furono inventate in Occidente per chi ha la fortuna di fare viaggi più o meno esotici durante l’inverno e ha bisogno quindi di guardaroba leggeri quando la maggior parte delle persone utilizza abbigliamento pesante. La situazione da qualche anno è molto cambiata: i flussi turistici sono aumentati in modo esponenziale per via dei cambiamenti climatici globali. Così gli abiti e gli accessori "da mezza stagione” sono oggi forse quelli che più volentieri compriamo, per la loro versatilità. Se queste collezioni esistono da tanto, a cambiare è stato proprio il modo in cui vengono comunicate. Perché non celebrarle quindi con delle sfilate memorabili? Evidentemente per le Maison certe spese non sono casuali, significano che il gioco vale la candela. In un mercato rallentato come quello di oggi bisogna rinnovarsi di più e più spesso, per attirare il massimo dell'attenzione. E ci sono anche considerazioni di ordine pratico: i tessuti delle Cruise, più leggeri, sono perfetti per i mercati emergenti, situati in zone climatiche più temperate.

Così, le collezioni Crociera svelate entro l'inizio dell'estate sono sempre state fondamentali: arrivano per prime nei negozi (a novembre, parlando di quelle estive, mentre le pre-collezioni moda p/e arrivano a dicembre e le collezioni p/e che sfilano sono disponibili a febbraio-marzo) e ci restano più a lungo, realizzando il sell-out migliore. Uscendo poi in periodi di cambio meteorologico, mescolando pesi e materiali diventando universali. Il pubblico di oggi del resto vuole essere sorpreso e il “basic” certo non può farlo. Trattate così, le collezioni Crociera colpiscono l'immaginario comune. La risonanza di certi show va perciò amplificata il più possibile: Louis Vuitton per esempio in occasione dell’ultima collezione Cruise  presentata nella splendida cornice della Fondation Maeght di Saint-Paul-de-Vence, Nicolas Ghesquière, a cui è stato da poco rinnovato l'icarico di direttore artistico delle linee femminili Louis Vuitton, ha messo in scena ben più di una sfilata. In un’atmosfera in cui ancora si respira l’arte del secondo dopoguerra, Ghesquière ha fatto dialogare tra loro tantissime forme d’arte diverse, dalla moda all’architettura, sino alla musica e al fumetto. A essere presentata durante il fashion show Cruise 2019 infatti, anche un’inedita collaborazione tra Louis Vuitton e Grace Coddington, che ha ideato una linea di divertenti accessori. L’iconica scrittrice, illustratrice e fashion editor, da sempre celebre anche per il suo grande amore per gli animali, ha reinterpretato l’iconico pattern monogramma di Louis Vuitton attraverso le illustrazioni dei suoi due gatti, Pumpkin e Blanket, e del cane di Nicolas Ghesquière, Léon. Realizzando anche delle borse in pelle verniciata in stile fumetto, ovviamente disegnate da lei. La gamma completa della capsule collection, che comprende borse e pelletteria, arriverà nei negozi di Louis Vuitton il prossimo ottobre, e si annuncia già un enorme successo per chi ama i dettagli cartoon. E soprattutto, i propri amici a quattro zampe.

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