© Ufficio stampa | Oakley, "Future Genesis": Maxine Fearlight
© Ufficio stampa | Oakley, "Future Genesis": Maxine Fearlight
Dal virtuale al reale: una storia raccontata in due cortometraggi e un brand che da sempre sa guardare al futuro con occhi nuovi
© Ufficio stampa | Oakley, "Future Genesis": Maxine Fearlight
© Ufficio stampa | Oakley, "Future Genesis": Maxine Fearlight
Un paio di occhiali per interpretare una visione. Una saga molto amata negli anni Novanta che vede ora il suo protagonista cedere il testimone alla giovane figlia, per un domani migliore. Due cortometraggi, per raccontare una storia da sempre in evoluzione, che è anche quella di un brand che da quasi cinquant'anni sa guardare al futuro senza timori e con occhi nuovi.
Uno dei marchi leader di occhiali da sole (e che crea anche abbigliamento sportivo, maschere, orologi e accessori innovativi e di design) traccia, così, un nuovo percorso. È iniziata, infatti, l’era di "Future Genesis", la nuova sfida di Oakley che affonda le radici nel suo Dna. Definita dallo stesso brand "una svolta epocale" ne aggiornerà, infatti, l’estetica e la prospettiva creativa, che a loro volta si tradurranno in un rinnovamento dello storytelling e dei prodotti più iconici.
Interprete d’eccezione di questa evoluzione è Maxine Fearlight, un nuovo personaggio, figlia di Max, l'eroe - sempre legato a Oakley - che ha segnato gli anni Novanta. Il primo atto di "Future Genesis" consiste, infatti, in due cortometraggi che riportano gli spettatori nell’universo ideato per il video originale del 1992, "Max Fearlight" appunto. Per rappresentare l’interconnessione tra passato e futuro, i due corti si concentrano proprio sulle figure di un padre e una figlia: Max rappresenta il passato, in una visione distopica che permea tutto ciò che il brand, nato nel 1975, ha presentato al mondo. Oggi, grazie a questo nuovo percorso, intraprende un percorso di trasformazione spinto dalla nuova protagonista del brand: sua figlia Maxine, giovane e temeraria esploratrice.
"Il futuro non si può prevedere, ma solo costruire con le proprie mani: questa è la convinzione di Oakley - ha spiegato Caio Amato, Chief Marketing del marchio -. Abbiamo sempre avuto la fama di brand in grado di plasmare la propria visione del futuro, dai prodotti fino all’architettura e il design degli store. "Future Genesis" sviluppa ulteriormente questa narrativa per garantire che tutti condividiamo lo stesso sogno. È la nostra piattaforma definitiva per creare nuovi prodotti, nuove tecnologie ed espressioni del brand che sfidano qualsiasi certezza". Per Brian Takumi, VP of Creative & Soul di Oakley, "Future Genesis permette di alzare l’asticella delle ambizioni senza mai dimenticare i trascorsi del brand. Maxine è l’incarnazione di questo dualismo, un omaggio sia al passato che al futuro. Lo spirito e l’ottimismo che la motivano sono gli stessi che sottendono il nostro approccio alla progettazione dei prodotti. La quintessenza di Oakley non è seguire tendenze che già esistono, bensì immaginare possibili scenari".
Gli occhiali scelti per i cortometraggi hanno anche un altro scopo. Max indossa Medusa, un prodotto d’archivio rivisitato per accompagnare le imprese di questo eroe nel mondo virtuale. Mondo che si riflette anche in quello reale: nel corso di quest'anno, infatti, i modelli da sole 13:11, ispirati a quelli che Maxine indossa nei trailer, diventeranno realtà e saranno disponibili nei negozi fisici. Gli stessi teaser, inoltre, sono solo i primi di una serie di video che Oakley pubblicherà nei prossimi anni per celebrare il suo 50esimo anniversario. Per scoprire ed esplorare i contenuti della piattaforma immersiva “Future Genesis” è attivo un link: project2075.oakley.com.