Cappelli, giacche e cappotti morbidi, borsoni più o meno capienti e trolley. I pantaloni? Più comodi
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Sarà che questo anticipo di primavera mette addosso tanta voglia di partire. Sarà che cade quest’anno il trentesimo anniversario della scomparsa dello scrittore Bruce Chatwin, divenuto un’icona per i viaggiatori nel mondo. Sarà pure che abbiamo imparato a muoverci di città in città, ad affrontare con dimestichezza grandi e piccoli spostamenti, a cominciare dalle trasferte di lavoro. L’uomo, in fondo, è da sempre una creatura viaggiante. A restituirgli questa dimensione, anche le immagini che arrivano dalle passerelle.
IN MOTO PERPETUO - Cappelli, giacche e cappotti, borsoni più o meno capienti e trolley. I pantaloni hanno tagli morbidi, per seguire il corpo e il movimento, assicurare maggior comfort e versatilità e andare così incontro alle esigenze specifiche dei globetrotter. Ai piedi calzature comode, come scarponcini e sneakers. Del resto, anche un viaggio di mille miglia, inizia da un singolo passo.