ITALIANI E IN EDIZIONE LIMITATA

Scarponi da sci: dagli scarti di produzione, i più performanti

In arrivo, e in edizione limitata, i primi modelli di calzature da scialpinismo realizzati con materiale rigenerato

28 Nov 2022 - 00:00
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© Ufficio stampa  | "Maestrale Re-Made" di Scarpa, i primi scarponi da scialpinismo realizzati con materiale rigenerato. Testimonial della campagna di lancio, l'alpinista Hervé Barmasse
© Ufficio stampa  | "Maestrale Re-Made" di Scarpa, i primi scarponi da scialpinismo realizzati con materiale rigenerato. Testimonial della campagna di lancio, l'alpinista Hervé Barmasse
© Ufficio stampa  | "Maestrale Re-Made" di Scarpa, i primi scarponi da scialpinismo realizzati con materiale rigenerato. Testimonial della campagna di lancio, l'alpinista Hervé Barmasse

© Ufficio stampa | "Maestrale Re-Made" di Scarpa, i primi scarponi da scialpinismo realizzati con materiale rigenerato. Testimonial della campagna di lancio, l'alpinista Hervé Barmasse

© Ufficio stampa | "Maestrale Re-Made" di Scarpa, i primi scarponi da scialpinismo realizzati con materiale rigenerato. Testimonial della campagna di lancio, l'alpinista Hervé Barmasse

Tanta ricerca e lungimiranza. La prima neve di questa stagione segna l'arrivo sul mercato degli scarponi da scialpinismo interamente realizzati con plastiche ricavate da scarti di produzione. In edizione limitata di sole 2022 paia, sono stati creati da un'azienda italiana utilizzando solo materiale di recupero messo accuratamente da parte nel corso degli ultimi trent'anni.

UN PRODOTTO UNICO - Questi scarponi speciali si chiamano "Maestrale Re-Made" e sono realizzati dall'italiana Scarpa, leader nella produzione di calzature per la montagna e per le attività outdoor. Sviluppati dal "Green Lab", il reparto produttivo interamente dedicato alla sperimentazione di soluzioni sostenibili, saranno acquistabili prossimamente in selezionati negozi della rete mondiale e sullo store online dell'azienda fondata nel 1938 ad Asolo (Treviso). Inoltre, parte del ricavato delle vendite andrà all'associazione no profit POW - Protect Our Winter Europe, impegnata nella salvaguardia dell'ambiente e nella sensibilizzazione in materia di cambiamento climatico. Vediamo, allora, più nello specifico come sono stati creati.
 

UN APPROCCIO VISIONARIO - Gli scarponi "Maestrale Re-Made" sono stati realizzati utilizzando un polimero rigenerato, derivante da circa tre tonnellate di scarti della fase di stampaggio, che Scarpa ha accuratamente recuperato dopo averli stoccati e catalogati fin dal 1995. "Abbiamo avuto l'intuizione e la lungimiranza di archiviare ordinatamente gli scarti di produzione: un approccio visionario rivolto al futuro, con la consapevolezza che prima o poi la tecnologia ci avrebbe consentito di valorizzare un materiale altrimenti destinato al macero", ha spiegato Sandro Parisotto, presidente di Scarpa. La produzione di un paio di "Maestrale Re-Made" consente la riduzione di emissioni di anidride carbonica del 27% rispetto al processo produttivo del "tradizionale" Maestrale in Pebax Rnew, a sua volta un materiale di origine vegetale, che consente una riduzione delle emissioni del 32% rispetto alle plastiche di origine fossile.
 

LO SGUARDO AL FUTURO - Già nel 2021 Scarpa ha lanciato la prima calzatura certificata biodegradabile al 100% e altri prodotti fortemente orientati alla sostenibilità. Nelle scorse settimane, in qualità di coordinator di un consorzio di varie realtà internazionali, ha dato vita al progetto "Re-shoes", con l'obiettivo di produrre nei prossimi anni un nuovo modello di scarpa di alta qualità attraverso il riciclo di calzature usate.

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