© Ufficio stampa | Giorgio Armani - Collezione primavera estate 2022
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I capi raccontano una dimensione più intima e raccolta. “Oggi si ha voglia di dolcezza”, ha spiegato lo stilista
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"Oggi si ha voglia di dolcezza, di essere innamorati e che qualcuno si innamori di noi. Abbiamo voglia di recuperare dei rapporti persi a causa del mondo, che sta andando verso una situazione discutibile. Teniamo quello che abbiamo con i denti, abbiamo la Terra: cerchiamo di salvare lei e noi stessi". Giorgio Armani accompagna con queste parole la sfilata di presentazione delle sue collezioni donna per la primavera estate 2022, che è tornata a tenersi dopo più di vent’anni nello storico teatro di via Borgonuovo 21, a Milano. E le modelle, in passerella, hanno sfilato – in maniera del tutto inedita – con il sorriso.
NEL SEGNO DELLA DOLCEZZA - Ritorno a una dimensione più intima e raccolta, nella quale il contatto con il pubblico è ravvicinato e gli abiti si possono quasi toccare. Due tratti ricorrono, dando carattere e continuità narrativa: il capo coperto, da un foulard annodato o da una cuffia crochet, e le scarpe piatte, aperte in punta o allacciate intorno al piede. La collezione si apre in blu e bianco con tocchi vivi di rosso: giacche con chiusure a nodo, oppure morbide e allungate, pantaloni ampi come gonne o dai volumi che si riducono al fondo, piccoli top, tuniche. Il movimento diventa impalpabile nella sequenza di grigi pallidi e aerei, di azzurri e verdi tenui per giacche essenziali, pantaloni fluidi e lunghe gonne vaporose. Il colore esplode gitano nella contrapposizione di rosso e di viola, nei giochi di sovrapposizioni spontanee. Gli accessori fanno da contrappunto aggiungendo una nota di puro design: borse a mano dai profili stondati, oppure piccole con manici arrotondati, e poi grandi sporte e tracolle crochet. La sera, infine, è un tripudio di abiti luminosi, senza peso, che sfiorano appena il corpo e nei quali la velatura di strati di tulle crea cromie fondenti e sorprendenti, sempre morbide.