Da Timothée Chalamet a Jeremy Allen White: i "rodent men"
© IPA | Jeremy Allen White
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Da Timothée Chalamet a Jeremy Allen White, da Adam Driver a Josh O' Connor: la rivincita della bellezza anticonvenzionale
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La traduzione letterale è "uomini roditore" e non sembrerebbe di grande appeal. Ma i sex symbol del momento sono loro, i "rodent men". Da Timothée Chalamet a Jeremy Allen White, da Adam Driver a Josh O' Connor: è la rivincita della bellezza anticonvenzionale, dello charme, di un'eleganza educata e del coraggio di rivelare anche le proprie fragilità.
Siamo, insomma, alla rivincita dei "non belli". O, almeno, di un ideale di mascolinità non tossica e che non guarda a un ideale di bellezza dai canoni prestabiliti (alla David Beckham e Brad Pitt, per intenderci) ma che si fa strada e prende forza grazie a un mix di personalità, fascino e sensualità. Lineamenti irregolari e spigolosi, corporatura snella, pochi muscoli, nasi importanti, orecchie pronunciate, labbra non troppo definite ma carisma da vendere, occhi intensi e sguardi eloquenti.
I "rodent men" che piacciono alle donne - A coniare il termine è stato il New York Times, che ha individuato così questa categoria di uomini. Guardando alle star, il precursore potrebbe essere considerato il giovane Dustin Hoffman de "Il Laureato". Gli altri "adepti" sono Vincent Cassel, Adrien Brody, Timothée Chalamet, Jeremy Allen White, Tobey Maguire, Josh O' Connor, Mike Faist, Kieran Culkin, Barry Keoghan, Glen Powell e, guardando in Italia, Ghali.
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