“Uomini liberi di mostrare la propria fragilità”, ha spiegato il direttore creativo Pierpaolo Piccioli. L’evento aperto anche agli studenti
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La sfilata di Valentino è stato il primo grande evento di questa Fashion Week dedicata alla moda uomo della primavera estate 2024. Si è trattato, innanzitutto, di un omaggio a Milano, dove la maison ha debuttato nel 1985 proprio con la collezione maschile. Ed è stata scelta una location d’eccezione, il cortile dell’Università Statale. Il brand ha anche donato all’ateneo 160mila euro, che diventeranno borse di studio.
La nuova collezione di Valentino, intitolata “The Narratives”, ovvero narrazioni, racconta soprattutto una nuova idea di abbigliamento maschile ed è stata presentata a porte aperte: le lezioni e le attività dell’università non hanno, infatti, subito interruzioni e anche gli studenti hanno potuto assistere allo show. In passerella, “una nuova mascolinità che non segue le regole della società”, ha spiegato il direttore creativo Pierpaolo Piccioli.
Sotto il sole cocente della prima giornata di sfilate, Valentino è tornato così, dopo tre anni di assenza, a far parte del calendario ufficiale della moda uomo di Milano con una collezione dedicata al “vero potere – ha sottolineato sempre Piccioli –, che è quello di essere liberi di mostrare la propria fragilità rimanendo forti”. Qualcosa che oggi non è ancora del tutto accettato.