storie di moda

Monsieur Chaussette. La calza 100% Made in Italy diventa un simpatico Doudou

La designer Marine Mistretta riscalda i piedi e il cuore di grandi e piccini con le sue calze artigianali, che si trasformano in un morbido pupazzo di design

di Elena Misericordia
20 Nov 2019 - 11:50
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© Ufficio stampa
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Le calze, nate in Mesopotamia nel lontano 700 a.C., sono state concepite in origine come utile strumento per fronteggiare un’esigenza del corpo: riscaldare gambe e piedi nelle stagioni più rigide dell’anno. Nel corso dei secoli, per arrivare sino ai nostri giorni, le cose sono decisamente cambiate. La calza, ricamata, disegnata o stampata, è diventata infatti un vero e proprio accessorio di tendenza in grado di donare un irrinunciabile tocco glamour a qualsiasi outfit.

Lo sa bene Marine Mistretta, designer parigina trapiantata a Milano, che ha fatto di questo accessorio il punto di partenza per dare vita al fantastico mondo di Monsieur Chaussette.

Calzini spiritosi, colorati, divertenti, realizzati secondo i più alti standard qualitativi dell’eccellenza Made in Italy, attraverso l’utilizzo di fibre di cotone di prima scelta, adornano (e tengono calde!), con originalità e fantasia, le estremità di bambini, mamme e papà.

Cinque modelli diversi, che richiamano al paese incantato delle fiabe, conquistano grandi e piccini, regalando una calda coccola ai loro piedi. Ed è proprio a partire da questo versatile indumento che nasce l’idea di abbinare a ciascuna variante uno spiritoso Doudou…il morbidissimo e dolcissimo Monsieur Chaussette!
Questa simpatica scimmietta, come il cugino americano Monkey Socks, è confezionata a partire soltanto da una semplice calza, prodotta in un piccolo laboratorio di Brescia, e poi trasformata in un prezioso Doudou dalle mani esperte delle migliori sarte di Milano. Leitmotiv di questa produzione è il connubio tra artigianalità e design. 
Gaston, Leon, Lucien, Marcel e Marin, pupazzi unici nel loro genere, vere e proprie creazioni artistiche, non sono semplicemente gli amici insostituibili dei più piccini, ma anche oggetti moda tutti da collezionare, per un’inconfondibile nota di stile, morbida e avvolgente, che riscalderà il vostro cuore e le vostre case…come una calza!

Chi è Marine Mistretta? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di formazione?

Ho 32 anni e sono nata a Parigi. Mio marito è milanese. Ma prima di essermi innamorata di un italiano, mi sono innamorata dell’Italia: dopo 5 anni di Economia, ho partecipato ad un Erasmus a Modena e non sono mai più tornata in Francia. Ormai sono a Milano da 10 anni e mi sento veramente a casa.

La passione per la creatività da dove nasce?

Ho imparato a ricamare ancora prima di saper scrivere. Da quando ho memoria, ho sempre avuto un ago in mano. Da bambina realizzavo dei peluche, decori di vario genere, e mi piaceva anche confezionare delle borsette. È una passione che ho ereditato dalla mia famiglia: mia mamma, mia nonna e le mie zie, durante l’estate, ricamavano in giardino e questa cosa mi ha sempre affascinata. Non passava una sola giornata senza che anch’io creassi qualcosa. Non mi piaceva molto la scuola, desideravo soltanto cucire, ricamare, suonare e comporre brani al pianoforte: ho studiato musica per tantissimi anni, registrando, ancora adolescente, un album con i miei brani. Comunque, sin da piccolina, ho sempre pensato che da grande sarei diventata una stilista!

Com’è avvenuto il tuo ingresso nel mondo della moda e quali sono state le tue esperienze professionali nel settore?

Ho iniziato la mia avventura creativa con uno stage di un anno presso la produzione di “Classica TV”, un canale di musica classica su Sky. Dopo questa esperienza, mi sono ritrovata un po’ per caso a lavorare nella moda. Prima da Costume National e poi da Prada, dove sono entrata nel 2012 e sono rimasta quasi 6 anni. All’inizio, ho fatto l’assistente della direttrice commerciale nel settore Pelletteria Uomo-Donna e poi l’analista di mercato nel team dei buyer nel settore dell’abbigliamento uomo.
È stata un’esperienza fantastica. Ho imparato tantissimo e ho lavorato con persone di grande qualità, dall’alto profilo professionale. Ho instaurato con loro un ottimo rapporto di amicizia, che vive tuttora. Sono stati infatti i miei primi sostenitori quando ho deciso di creare il brand Monsieur Chaussette.

A questo proposito…quando e com’è nato il tuo brand? Come mai la scelta di questo nome?

Provengo da una famiglia di imprenditori e, essendo una creativa, era scritto nelle pagine del mio destino che un giorno avrei dato vita ad un progetto tutto mio. Monsieur Chaussette, tuttavia, è nato un po’ per caso! Anche se da Prada mi trovavo molto bene, da tempo mi solleticava il pensiero di dedicarmi a qualcosa di più creativo e di avviare un’attività che mi consentisse di raggiungere la mia piena realizzazione. All’epoca però consideravo soltanto l’ipotesi di occupare un’altra posizione in azienda o comunque nel settore della moda. Contemporaneamente, è nato Paul, il mio primo nipotino, figlio di mio fratello. Era ovvio che gli avrei regalato qualcosa realizzato con le mie mani…A caccia di idee, ho scoperto i «Monkey Socks», scimmiette che, sin dall’origine, sono state create partendo semplicemente da un paio di calze. Nate in America nel 1860 come primo peluche della storia, si sono diffuse sempre di più durante la grande depressione del 1929: senza soldi, la gente usava i vecchi calzini, a cui dava una seconda vita, confezionando dei giocattoli per i propri bambini. È bastata un po’ di fantasia per trasformare un indumento indispensabile per tutti, che ognuno ha nel proprio guardaroba, in un fantastico personaggio. È nata così l’idea di realizzare i miei Doudou… pupazzi di calze! Doudou infatti è il termine francese utilizzato per designare il pupazzo preferito di un bambino. È stato poi mio nipote Paul a sceglierne il nome: Monsieur Chaussette, che in italiano significa «Signor Calzino». La scimmietta ha avuto da subito un gran successo, prima tra amici e parenti, e poi, grazie al passaparola, sono iniziati ad arrivarmi tantissimi ordini… Il tempo non era mai abbastanza e ho quindi deciso di concludere la mia esperienza lavorativa da Prada. Da quel momento ho preso consapevolezza di aver iniziato la mia nuova avventura! 

Alla base dei tuoi dolcissimi Doudou, le calze: indumento indispensabile di ogni guardaroba, importante accessorio moda e strumento indiscutibile di seduzione femminile, in questo caso si trasformano in simpatiche scimmiette…

La calza è un bellissimo accessorio moda con il quale mi diverto molto a giocare. Da questo punto di partenza, ho disegnato e creato i miei primi peluche…fino a realizzare una collezione tutta mia. Sin dall’inizio ho scelto modelli molto alti, tipo parigine, per avere la possibilità di creare delle zampe lunghe alla scimmietta. Tutte le mie calze vengono sottoposte a numerosi test in laboratorio, che ne garantiscono un uso sicuro per il bambino (test chimici, di resistenza, di infiammabilità…). Rispondono inoltre ai criteri di conformità europei in ambito di sicurezza e certificato  . Quindi, pur partendo dall’idea romantica di dare una seconda vita alle calze rimaste “single” nei nostri cassetti di casa, le mie “creature” sono realizzate esclusivamente con delle calze personalizzate e tutte nuove. Il mio fornitore, che ho scoperto a Firenze, durante la fiera del Pitti, è un validissimo calzificio di Brescia, con il quale collaboro sin dagli esordi. Oggi, le mie calze, non sono solo la materia prima del Doudou, ma anche calzini per i piedi dei più piccini, delle loro mamme o di chiunque possieda una scimmietta, cosicché possano divertirsi ad abbinarle con il loro Monsieur Chaussette. 

Che importanza assumono per te artigianalità Made in Italy e design?

Il Made in Italy è essenziale: rappresenta il cuore del progetto, dalle calze sino alla confezione. Fin dall’inizio, l’idea non è stata soltanto quella di proporre un personaggio, ma anche di creare un’azienda con dei valori nei quali credo profondamente, tra questi: difendere il savoir-faire italiano e promuovere l’eccellenza Made in Italy. Così facendo, allo stesso tempo, propongo una creazione green, utilizzando materiali e laboratori di qualità. Oggi purtroppo è sempre più difficile trovare sul mercato un peluche che non sia Made in China, ritengo invece fondamentale che i genitori possano far giocare i propri figli con pupazzi italiani, certificati e confezionati in modo “trasparente”. Questo lavoro di ricerca e tutela, sia del prodotto che del bambino, richiede importanti investimenti, ma la volontà di proporre un Doudou di qualità, assolutamente sicuro, mi ha da sempre incoraggiata e spinta in questa “folle” avventura. 

Chi è Marine nella vita privata? Interessi e passioni nel tempo libero?

Mi reputo una persona positiva ed entusiasta, dolce e, ahimè, a volte un po’ ingenua…me lo rimprovera sempre anche mio marito!  Adoro ricamare, scrivere, suonare il pianoforte, cucinare per i miei amici e fare lunghe passeggiate in bicicletta…mi sa che ho decisamente sbagliato epoca!

Cosa sogni per il futuro di Monsieur Chaussette?

Sogno che il mio Monsieur Chaussette diventi un personaggio sempre più diffuso tra i piccoli e i grandi. Mi piacerebbe estendere la gamma, sviluppando anche altri personaggi, come conigli, polipi e animaletti di vario genere...Vorrei scrivere delle storie che abbiano come protagonista Monsieur Chaussette e magari, chissà, pubblicare un libro. Mi impegno ogni giorno per coinvolgere sempre più persone nel mio progetto, in modo da poter continuare a difendere il valore dell’artigianalità italiana.

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