Alessandro De Vecchi lancia il brand che seduce il mercato dell'eyewear per qualità, design e innovazione
di Elena Misericordia© ufficio-stampa
Il brand di occhiali Rédélé è stato fondato nel 2012 da Alessandro De Vecchi, vulcanico e talentuoso imprenditore bellunese. Nel suo curriculum contratti con grandi nomi dell’industria di qualità: un’esclusiva mondiale per la produzione e distribuzione del marchio Stefanel Eyewear e una stabile collaborazione con Baush+Lomb, leader nella realizzazione di lenti. I suoi occhiali non sono dei semplici accessori moda, ma interpretano con sofisticata innovazione un vero e proprio stile di vita, che oggi trova le sua ispirazione più profonda tra le colline di Los Angeles.
La nuova collezione, composta da ventidue modelli esclusivi, dodici montature da vista e dieci da sole, è infatti un tributo al design americano e alle icone d’oltreoceano di oggi e di ieri.
Ogni pezzo è comunque interamente realizzato in Italia, nel distretto per eccellenza dell’occhialeria di lusso, e rappresenta l’autentica espressione di artigianalità, buon gusto e passione. Massima attenzione per ogni dettaglio, ad iniziare dal packaging, seduttivo e rivoluzionario. Il materiale utilizzato è del tutto inedito, frutto di una ricerca approfondita dei laboratori Rédélé, con l’obiettivo di introdurre sul mercato occhiali straordinariamente duraturi, confortevoli, utraleggeri, per guardare sempre una spanna avanti.
Chi è Alessandro De Vecchi? Qual è stato il tuo percorso di formazione?
Sono sempre stato una persona molto creativa. La mia naturale attrazione verso il saper produrre e commercializzare qualcosa, mi ha portato, nei primi anni 2000, dopo il diploma, ad abbandonare gli studi per aprire dei negozi di skateboard e streetwear. Al termine di questa esperienza, mi sono iscritto all'università. Nonostante il buon rendimento, a metà del percorso, ho sentito il bisogno di ricominciare ed ho fondato la mia seconda azienda, che tuttora commercializza prodotti per l'ottica. Dopo poco tempo, ho iniziato a pianificare quella che è oggi la bellissima realtà di Rédélé.
Com’è nata la tua passione per la moda?
In realtà non ho una vera passione per la moda, quello che mi attrae di questo settore è la parte tecnico-produttiva e, soprattutto, la comunicazione: è questo il mio vero amore.
Quando e come hai deciso di lanciare il tuo brand?
Come tutte le migliori idee che ho avuto nella mia vita, anche questa mi ha sorpreso mentre ero sotto la doccia: l'acqua che mi scorre addosso mi permette di riflettere e di isolarmi per qualche minuto dal resto del mondo. Ho pensato di dover creare un prodotto radicalmente nuovo e diverso, proposto all'ottico come nessuno aveva mai fatto prima, creando una rottura con il passato…da qui l’invenzione del nostro packaging. Ho rivoluzionato il modo di presentare gli occhiali, i primi Rédélé infatti venivano consegnati al cliente in un barattolo di marmellata in vetro, contenuto a sua volta in una bellissima scatola in legno…questa novità ha subito conquistato tutti, permettendoci di entrare in migliaia di punti vendita nel giro di pochi mesi.
Da dove deriva la scelta del nome Rédélé?
Rédélé è un cognome francese. L'ho scelto innanzitutto perché suona come se l'avessi già sentito da sempre, lo si ricorda con facilità e poi ha tre accenti, un particolare grafico incisivo e immediatamente riconoscibile.
Come mai gli occhiali? Cosa rappresenta per te questo accessorio e, più in generale, il settore dell’occhialeria?
Ho sempre amato gli occhiali ed ammirato i grandi imprenditori della provincia dove sono nato, Belluno, il distretto più importante al mondo in questo settore. L'occhiale non è un semplice accessorio, specialmente se parliamo degli occhiali da vista che, per correggere un difetto, vanno indossati tutto il giorno. Si portano sul viso, l'unica parte del nostro corpo sempre scoperta, dandoci carattere e talvolta creando una barriera con il mondo esterno…dipende da come li si interpreta: questo aspetto mi affascina davvero moltissimo.
Come dicevi, la tua produzione s’inserisce nel bellunese, distretto per eccellenza dell’industria dell’eyewear e dei suoi componenti. Che importanza assume per te il Made in Italy?
Oggi più che mai il Made in Italy è un aspetto fondamentale: nel mondo significa qualità, tecnicità e design. Dobbiamo portare avanti questa filosofia in modo da farla diventare una certezza, riconducendo l’intera produzione all’interno del nostro distretto. Il prodotto italiano è sempre apprezzato, ma abbiamo ancora molta strada da fare per renderlo un marchio e una certificazione d'eccellenza.
I tuoi occhiali sono realizzati attraverso l’utilizzo di un polimero ultra innovativo, noto come TR2R. Di cosa si tratta?
Il polimero che abbiamo studiato è straordinariamente leggero e resistente, possiamo lavorare su spessori molto sottili e combinarlo in più colori senza l'utilizzo di colle. A differenza del vecchio acetato, materiale con il quale vengono prodotti la maggior parte degli occhiali di alta gamma, il TR2R è indeformabile, anche se sottoposto a stress come alte temperature, sudorazione e reazione agli UV. Il processo produttivo che abbiamo creato per ottenere l'occhiale finito è molto complesso, ma ci dà un enorme vantaggio tecnico rispetto ai nostri competitor.
Come già raccontavi, Rédélé rivolge un occhio attento anche alle scelte di marketing e al packaging. In che modo?
La cura del dettaglio nel packaging va di pari passo con quella dell'occhiale. Il nostro cliente, quando ritira la sua nuova montatura Rédélé, deve percepire il livello qualitativo del prodotto, a partire dall'astuccio e dalla scatola che lo contiene. Il packaging è un valore aggiunto importante anche per l’ottico che lo espone in vetrina, attirando l’attenzione dei passanti.
© ufficio-stampa
La nuova collezione s’ispira allo stile di vita di Los Angeles, sofisticato, all’avanguardia e disinvolto. Come mai questa scelta? Quali sono le caratteristiche essenziali della nuova linea?
Sono innamorato di Los Angeles. Ho percepito in prima persona il “luminoso invisibile”, come lo definisce Chiara Barzini nel suo ultimo libro, ambientato proprio nella città degli angeli: è una sensazione che ti pervade come il vento, l’eterna primavera, la vegetazione verde, che all’ora del tramonto si tinge di arancione e rosso, le onde dell'oceano e quella luce particolare che si posa sui tetti delle case... Ho voluto mettere le basi di tutta la nostra comunicazione proprio a LA: ogni angolo di questa città è uno spot perfetto, senza l'aggiunta di effetti speciali. Avere una sede in California servirà anche come trampolino di lancio sul mercato americano, che oggi raggiungiamo solo in minima parte rispetto alle nostre reali potenzialità.
A quale pubblico si rivolgono gli occhiali Rédélé?
Il nostro cliente sa di poter scegliere qualcosa di diverso rispetto a ciò che propongono le solite firme dei grandi colossi, comprende ed apprezza la tecnicità del prodotto e l'attenzione che abbiamo per la qualità. È sicuramente un pubblico evoluto, che non si accontenta di un banale occhiale, ma vuole indossare un po' di quel "luminoso invisibile" losangelino.
Chi è Alessandro quando non veste i panni dell’imprenditore di moda? Passioni ed interessi nel tempo libero?
Sono una persona estremamente attiva, amo viaggiare, adoro il cibo di qualità ed il buon vino…credo sia il miglior ansiolitico naturale ad oggi in commercio. Non sono sportivo, anche se penso di aver praticato tutte le attività presenti su wikipedia alla voce “sport”! Sono un pilota di aeroplano: è indescrivibile la sensazione di libertà che si prova volando alti nel cielo...
Cosa sogni per il tuo futuro? E per quello del tuo brand?
Sogno di poter continuare a fare ciò che sto facendo oggi: divertirmi lavorando. Mi auguro di poter diffondere il mio marchio a livello internazionale, permettendo a tutti di indossare un prodotto tecnico, di design, qualitativamente perfetto e dal prezzo accessibile.