Sottocoperta. Abbigliamento per neonati e bambini 100% Made in Italy
© Ufficio stampa
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Quattro giovani imprenditori rilanciano lo storico brand: capi pregiati, dall’eleganza ricercata, con quel tocco di fantasia in più!
di Elena MisericordiaAndrée, Marta, Francesca e Daniele, quattro amici con un progetto comune: rilanciare il brand Sottocoperta sul mercato nazionale e internazionale, nel segmento dei neonati e del bambino, con un focus su intimo e pigiameria di alta gamma, senza però trascurare l’abbigliamento del vivere quotidiano.
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La storica azienda lombarda, nata come piccola realtà artigiana nel 1958 e poi affermatasi con successo in tutto il mondo, nel 2017 ha cessato la propria attività per mancanza di eredi.
I quattro giovani imprenditori hanno così acquisito il marchio e costituito una nuova società, animati da passione e coraggio. Il team, formato da nuove professionalità e da competenze già presenti nella precedente gestione, ha utilizzato un approccio conservativo-innovativo, presentando la prima collezione, composta da ben 170 capi, a Pitti Bimbo nel 2019.
La mission del brand milanese è quella di creare capi moderni e stilosi, ma al tempo stesso pratici e confortevoli, per assecondare le esigenze del bambino durante l’arco dell’intera giornata.
I capi sono 100% Made in Italy, realizzati con materie prime ricercate. L’approccio artigianale, i tessuti pregiati, il controllo accurato in tutte le fasi della filiera, ricami, accessori e cuciture a mano, sono l’elemento distintivo dei prodotti firmati Sottocoperta, secondo una lunga tradizione che viene rinnovata, con profondo rispetto per i valori delle sue origini.
Ogni singolo capo rappresenta l’eccellenza italiana nel mondo: classe ed eleganza si uniscono ad un pizzico di divertimento, per stimolare la curiosità dei più piccini. Fantasie floreali, automobili e navi, skateborad ritratti in voli acrobatici, stampe a quadretti e strisce, gechi e frutti…un mondo vivace e colorato, che infiamma la naturale creatività del bambino, conducendolo per mano in una realtà incantata dove ogni sogno diventa possibile.
Chi sono Andrée Luraghi, Marta Pagani, Francesca Colombo e Daniele Cecchetti? Quali sono le vostre storie e come si sono incrociate le vostre strade umano-professionali?
Andrée, Marta, Francesca: tre amiche da una vita, circa 30 anni. Percorsi di istruzione diversi, differenti professioni e il sogno sin da ragazzine di trovare un progetto comune. Quando abbiamo saputo che l’azienda Sottocoperta aveva chiuso, una pessima notizia si è trasformata in una grande opportunità.
Estimatrici del marchio e affezionate ai prodotti sin da quando eravamo bambine – e poi mamme – abbiamo pensato che un’eccellenza del Made in Italy non potesse andare persa. Così si è sviluppato dentro di noi il desiderio di riportarla sul mercato. Abbiamo approfondito, studiato, fatto interviste a diverse figure dell’intera filiera, condotto analisi, business plan e proiezioni. Nella fase di due diligence, abbiamo conosciuto Daniele, che opera da anni nel settore dell’abbigliamento per bambini. Anche lui aveva la stessa idea, dare nuova vita al brand. Daniele vede capi di questo genere tutti i giorni, li tocca, li vende. Ma, sino a quel momento, non era riuscito a trovare un prodotto che potesse sostituire Sottocoperta, la sua qualità, il suo stile. Qui i nostri percorsi si sono incrociati, abbiamo scoperto di avere un obiettivo comune ed è subito nata un’ottima affinità, da cui ha preso il via la nostra avventura…
Quando e com’è nata Amache srl?
Amache è nata all’inizio del 2019: la costituzione della società è stato il primo passo concreto per la costruzione del nostro sogno. La squadra è stata concepita come un team, in grado di portare all’interno della società le competenze specifiche del settore e la preziosa collaborazione di alcune figure chiave, che avevano lavorato per anni in Sottocoperta. Anche loro, con entusiasmo e dedizione infaticabile, hanno accettato di scommettere sul proprio futuro, dando nuova linfa a quello che per anni era stato il proprio lavoro, che non si erano rassegnate a perdere. Amache è un acronimo, contiene le lettere dei nostri nomi. Spesso però scherziamo sull’assonanza della parola e diciamo che “amache” sarà il giaciglio per rilassarci su una spiaggia quando saremo anziani!
E il brand Sottocoperta? Come è entrato a far parte del vostro progetto nel settore moda?
Come dicevamo, il brand Sottocoperta ha una storia che non poteva andare persa, un prodotto che ha sempre coniugato altissima qualità, stile raffinato e comfort. Dovevamo riportare il marchio sul mercato, rilanciarlo in Italia e all’estero, ma in un contesto completamente diverso rispetto a quello in cui era cresciuto e aveva costruito il proprio successo. Una bella sfida insomma, me è stata l’occasione per allargare il nostro orizzonte dalla prospettiva della vendita a quella, più ampia, della gestione di una azienda, che crea, produce e vende, inglobando una parte importante della filiera del settore. Le competenze sviluppate negli anni sono state fondamentali.
Come mai proprio l’abbigliamento nel segmento neonato-bambino?
L’abbigliamento per bambini è un settore in cui continuano ad esserci dinamiche interessanti: la componente emozionale è fondamentale per l’acquisto, soprattutto per i neonati, ma anche la qualità è una leva importante. Aggiungiamo un’inclinazione personale, una passione tutta nostra per i più piccini e per tutto ciò che li riguarda…vestirli con i migliori materiali è per noi una priorità.
Quali sono le cifre stilistiche delle vostre collezioni?
Uno stile raffinato ed elegante, con un pizzico di divertimento, che non può mancare nell’abbigliamento dei bambini. Le collezioni, infatti, propongono una ricca varietà di fantasie esclusive. I temi e i look sono rappresentativi del brand, giocosi e molto chic. Creiamo abitini non solo per la notte, ma da esibire volentieri anche nel corso della giornata. Le grafiche vengono realizzate proprio pensando ai più piccini, con l’obiettivo di stimolare la loro fantasia. I veri protagonisti sono i bambini e la missione dell’azienda è quella di intraprendere scelte stilistiche che li valorizzino. I capi Sottocoperta sono il frutto di un connubio tra ricerca estetica e esigenze di mercato, senza mai perdere di vista l’identità del marchio.
Che importanza assumono artigianalità Made in Italy e qualità dei materiali nell’ambito della vostra produzione?
Questi sono gli elementi chiave per Sottocoperta, quelli su cui si fonda la nostra proposta. Il brand si posiziona in una nicchia, con un prodotto di fascia medio-alta. In un mercato affollato e con una concorrenza spietata, sono forti elementi di differenziazione, che hanno ancora un peso per i consumatori, sia in Italia che all’estero. Made in Italy significa creatività, alta qualità, eccellenza, specializzazione delle tecniche di produzione, competenze, capacità progettuale: tutti fattori che costituiscono un vantaggio competitivo. Sottocoperta è un marchio riconosciuto per la sua lunga tradizione di pigiameria, realizzata con il cuore, da mani sapienti, attraverso l’utilizzo di materiali di pregio. L’amore delle persone che si dedicano a questo progetto nasce da lontano e rimane immutato nel tempo.
Qual è il vostro pubblico di riferimento? Cosa desiderano le mamme e i bambini Sottocoperta?
Il nostro è un pubblico di donne, prima ancore che di mamme: persone che apprezzano il bello, che esigono la qualità delle materie prime e delle finiture, che desiderano un’alternativa alla pigiameria tradizionale e all’abbigliamento quotidiano da bambino, che ricercano un trend contemporaneo e sfizioso in abitini comodi e funzionali. I bimbi desiderano indossare capi confortevoli, con fantasie giocose e divertenti, che possano accendere la loro curiosità. I più grandi puntano anche a dei capi simpatici e belli da esibire.
I bambini sono sempre più coinvolti nelle scelte di consumo, è indispensabile che il prodotto innanzitutto piaccia a loro. Per raggiungerli, stiamo riconquistando gli storici rivenditori Sottocoperta, che sono stati per anni i migliori alleati dell’azienda. L’obiettivo che ci guida è sempre quello di far crescere e migliorare questo fiore all’occhiello del Made In Italy.
Quali sono i valori del brand e come siete riusciti a conciliare tradizione e innovazione?
Le radici di Sottocoperta affondano nella realtà artigianale lombarda e si sviluppano attorno a valori ben precisi, primo fra tutti il rispetto delle esigenze dei bambini. La qualità dei prodotti che essi devono indossare è un elemento imprescindibile, insieme alla cura artigianale per i dettagli dei nostri capi. Chi compra Sottocoperta sa cosa aspettarsi: un prodotto estremamente affidabile, che dura nel tempo. I nostri abiti risvegliano in molti clienti emozioni e ricordi legati all’infanzia e, soprattutto, ad un momento particolare come quello della nanna. Manteniamo un forte legame con la nostra storia, grazie alle persone che hanno lavorato in Sottocoperta negli ultimi vent’anni e che oggi continuano a fare parte della nostra squadra. Abbiamo voluto recuperare la precedente filiera dei fornitori, con tutte le loro competenze, e alimentare l’indotto del nostro distretto, operando praticamente a “kilometro zero”. Allo stesso tempo, abbiamo incluso nuove risorse nel nostro team, che ci forniscono stimoli innovativi, soprattutto nella ricerca stilistica, in quella dei materiali e dei dettagli. Amiamo confrontarci tra di noi, mettere sul tavolo spunti e suggerimenti. Siamo una realtà piccola ed è ancora molto facile condividere idee e proposte. Vogliamo un prodotto che rispetti l’identità del marchio e, al tempo stesso, guardi al futuro, anche nella modalità di presentazione al mercato. L’innovazione passa ugualmente attraverso gli strumenti di comunicazione, gli investimenti sui social media, il coinvolgimento degli influencer. Saremo presto online con il nostro e-commerce e stiamo investendo su una piattaforma digitale anche per il canale B2B.
Progetti e sogni per il futuro?
Il nostro progetto è che Sottocoperta torni ad essere una brand che rappresenti il Made in Italy nel mondo. Certo, il segmento non è semplice e sta affrontando una fase di evoluzione. I consumi nel nostro Paese sono ancora stagnanti, ma la prospettiva di business guarda all’Italia come ad un punto di partenza, mentre i mercati esteri offrono ottime opportunità, in quanto le esportazioni in questo settore registrano ancora una crescita di rilievo. Per ora c’è molto da lavorare e la strada è in salita: il marchio era posizionato benissimo, nei migliori department store e boutique multimarca in Italia e nel mondo, ma è stato fuori dal mercato per due anni. Il momento che oggi stiamo vivendo non è favorevole, la situazione di stallo che si è creata rende tutto ancora più complicato. Nonostante le difficoltà, crediamo fortemente in questo progetto e nel suo potenziale.