Bernadette. Borse e accessori crochet dal fascino comfy-chic
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
Anna Raselli firma una collezione di borse e accessori handmade, sfiziosi e colorati, dal rinnovato sapore bohémien
di Elena MisericordiaBernadette è il freschissimo brand di borse e accessori all’uncinetto fondato dalla giovane e talentuosa Anna Raselli. Il crochet, tecnica di lavoro a maglia con l’utilizzo dell’uncinetto, ha radici in epoche molto lontane. Le sue origini sono avvolte dal mistero. Secondo alcune fonti, se ne rinvengono testimonianze già nella cultura egizia ai tempi dei faraoni, altre invece ne individuano la nascita nelle antiche popolazioni arabe, che avrebbero contribuito alla sua diffusione lungo le proprie rotte commerciali.
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
In Europa, l’uncinetto iniziò a diffondersi durante il Medioevo per opera degli ordini religiosi femminili, che intessevano abiti ecclesiastici e paramenti sacri. Il crochet, in origine variante economica del pizzo, durante il Rinascimento cominciò a essere apprezzato anche dalle nobildonne, che lo utilizzavano per abbellire le proprie vesti con preziosi manufatti decorativi.
Nel XIX secolo, con l’avvento dell’industrializzazione, venne abbandonato in favore della produzione meccanizzata di tessuti. Durante le due guerre mondiali, le donne misero il proprio lavoro creativo a sostegno dello sforzo bellico, realizzando coperte, calze ed altri indumenti per i soldati al fronte. La tendenza crochet esplose negli anni ’60 come mezzo di espressione della libertà individuale sino a diventare elemento chiave del movimento hippie degli anni ’70, al fianco dei pantaloni a zampa e delle fantasie floreali. È questo il trionfo dello sferruzzare fai da te, tramandato dalle madri alle figlie, come soluzione economica per realizzare top e mini-abiti colorati e stravaganti.
A scatenare la mania fu l’icona di stile, naïf e sensuale, Jane Birkin che, con il suo sguardo ammaliante e la frangetta scarmigliata, scelse un abito crochet, in versione immacolata, anche il giorno del matrimonio con Serge Gainsbourg. Persino Jacqueline Kennedy diventò la signora Onassis indossando una veste rigorosa e accollata, impreziosita però da una fitta serie di ricami all’uncinetto.
Ai nostri giorni l’industria del fashion, orientata verso i principi di artigianalità e sostenibilità, manifesta un rinnovato interesse per la manualità ed è così che il crochet vive sulle passerelle una nuova giovinezza. Le maison di moda propongono capi e accessori dai motivi traforati per tutte le occasioni. Ma non solo. Le ragazze di oggi riscoprono le arti tessili, patrimonio culturale e generazionale delle loro nonne. La Gen Z si sfida a colpi di uncinetto avviando bizzarre challenge sui social.
In questo panorama di riscoperta dell’attitude boho-chic, che valorizza il savoir faire delle lavorazioni artigianali, si inserisce la creatività vulcanica e fantasiosa di Anna. Gli accessori a marchio Bernadette incarnano la perfetta sintesi di uno stile senza tempo, nonchalant e rilassato. Borse, choker, spille, cinture, cappelli, t-shirt colorati e briosi, in perfetto equilibrio tra la tendenza comfy-chic e lo stile bon ton.
Accessori versatili che si adattano ad ogni contesto, dal beachwear all’urbanwear, per vestire e attualizzare lo spirito hippie che si nasconde in ognuna di noi. Un’estetica libera e vivace, che celebra la più autentica espressione del sé, pensata per una donna dinamica, estrosa e mai banale. Tutti i pezzi vengono confezionati a mano, secondo l’antica tecnica tramandata di generazione in generazione.
È così che ogni Nina Bag come ogni Rose sarà un accessorio unico e irripetibile, ciascuno diverso dall’altro e assolutamente personalizzabile. Questi piccoli capolavori, dal sapore squisitamente handmade, realizzati con filati di altissima qualità nel pieno rispetto dell’ambiente, si impongono come simbolo intramontabile di eleganza e tradizione, regalando un seducente tocco seventies a qualsiasi look.
Chi è Anna Raselli? Quali sono le tue origini e il tuo percorso di formazione?
Sono una ragazza di ventiquattro anni, la terza di quattro figli, nata e cresciuta a Monza. Dopo una formazione scientifica al liceo, ho deciso di seguire il mio interesse per l'architettura, iscrivendomi al Politecnico di Milano, dove ho conseguito la laurea triennale. Ho completato poi i miei studi frequentando un Master in Brand Management and Communication allo IED. Sono razionale e pragmatica, qualità che mi hanno sempre spinta a pormi obiettivi ambiziosi, a sfidarmi costantemente e a cercare di migliorarmi: ho alte aspettative per me stessa. Allo stesso tempo, sono anche molto creativa ed esprimo questo mio lato nella quotidianità con abbigliamento e accessori: scelgo con cura i miei outfit affinché non siano banali e mi facciano sentire bene con me stessa.
Quando e come è nato Bernadette? Perché la scelta di questo nome?
Durante il lockdown ho iniziato ad avvicinarmi al mondo del crochet, un po’ perché avevo tanto tempo a disposizione, un po’ per provare a ricreare accessori visti sulle riviste di moda. La mia fortuna è stata anche quella di avere una mamma e una nonna che, da giovani, erano abili nell'uncinetto. Così ho cominciato a fare pratica, guardando numerosi video tutorial e realizzando diversi prototipi, molti dei quali inutili. Con il tempo ho creato i miei primi top, le prime borsette e altri piccoli accessori. La nascita di Bernadette è avvenuta gradualmente a partire dalla realizzazione della prima Nina Bag, circa due estati fa. I tanti apprezzamenti ricevuti da amici e conoscenti mi hanno spinta a considerare la possibilità di trasformare questa passione in qualcosa di più concreto. Il nome Bernadette ha un significato speciale per me: era il nome della mia cagnolina quando la abbiamo salvata dal canile. Dopo averla accolta in famiglia, l’abbiamo ribattezzata Bet, ma il nome Bernadette è rimasto nei nostri cuori. Le prime borse che ho iniziato a regalare portavano, un po’ per gioco, l’etichetta “Bernadette”; tuttavia, alla fine, ripetendo sempre più spesso questo nome, mi sono resa conto che il mio brand non poteva chiamarsi in altro modo.
Perché gli accessori e, in particolare, le borse? Cosa rappresentano per te nella definizione dell’outfit di una donna?
Ho scelto di realizzare accessori e borse perché credo che siano elementi essenziali per rendere distintivo un outfit e valorizzarlo. Sono in grado di rendere un look più interessante e, a volte, di aggiungere quel tocco di colore che fa la differenza. Nella mia esperienza, soprattutto all'università e sul lavoro, dove è richiesto un abbigliamento più formale, gli accessori mi hanno sempre dato l'opportunità di esprimere la mia individualità. Credo che borse e accessori non siano solo dei dettagli di stile, ma che riflettano la personalità di una donna. Sono elementi caratterizzanti che raccontano qualcosa di più intimo e personale.
Quali sono le cifre stilistiche delle tue creazioni?
Tra le cifre stilistiche di Bernadette spiccano l'uso dei colori vivaci e sgargianti, le frange e l’attenzione alle rifiniture. Un altro aspetto distintivo è la totale personalizzazione: ogni pezzo, infatti, è unico e creato su misura per la persona che lo richiede. Ad esempio, quando si ordina una Nina Bag, è possibile scegliere il colore dei filati, della fodera e ricamare l’etichetta interna secondo i propri desideri. Un altro elemento fondamentale, anche se non tangibile, è la tradizione che sta alla base della realizzazione di ogni accessorio; Bernadette nasce infatti dalla collaborazione di tre generazioni: io e mia sorella insieme a nostra madre e nostra nonna. Questa eredità familiare aggiunge un valore speciale e autentico a ogni creazione.
Che importanza assume l’artigianalità handmade nell’ambito della tua produzione?
Il crochet e il concetto di handmade sono strettamente collegati: l’uncinetto, infatti, è un’arte che si fonda sull’abilità manuale. Anche le macchine più avanzate, utilizzate nella produzione di fast fashion, sono limitate, essendo in grado di eseguire soltanto dei punti basilari e di creare prodotti standardizzati, privi di cura e di dettagli personalizzati. Il lavoro manuale è quindi fondamentale e insostituibile: l’uncinetto richiede un cervello pensante e delle mani abili. Ciò che mi affascina è proprio l’idea che un accessorio o un capo, nato dalla mia creatività e realizzato con le mie mani, possa essere indossato da qualcuno, rendendo tangibile una mia visione. Un altro aspetto che rende il crochet interessante e stimolante è che esso consente di creare prodotti unici, sempre diversi tra di loro, anche se simili nella forma. Il lavoro handmade è complesso e non produce mai lo stesso risultato. I punti all’uncinetto, infatti, anche se tecnicamente identici, variano a seconda della mano che li esegue: ad esempio io e mia mamma lavoriamo gli stessi punti, ma il risultato finale è differente perché abbiamo una manualità diversa.
A quale figura femminile ti rivolgi?
Bernadette è un brand trasversale, pensato per un pubblico femminile ampio e variegato, senza distinzione di età, stile di vita o professione. Mi rivolgo alle ragazze nel pieno della loro giovinezza, che amano uscire con gli amici e viaggiare, alle mamme cool che gestiscono famiglia e lavoro, ma anche alle signore eleganti che si godono una passeggiata e un caffè in compagnia. Il mio obiettivo è, quindi, raggiungere donne che, nella vita di tutti i giorni, desiderano aggiungere un tocco di colore ai loro outfit con accessori unici, creati su misura per loro, capaci di esprimere, anche in piccola parte, la loro personalità.
Progetti e sogni per il futuro?
Tra i progetti per il futuro, c'è la volontà di adattare gli accessori e le borse alla stagione invernale e di sperimentare con la creazione di nuovi prodotti (ci stiamo lavorando!). Vorrei sviluppare la parte di comunicazione social, aumentando le pubblicazioni sulla pagina IG ufficiale del brand, creando un feed sempre più ricco e armonioso. A tal proposito, mi piacerebbe collaborare nuovamente con alcuni amici che mi hanno supportato nella creazione di contenuti, mettendo a disposizione le loro capacità di photo e video editing. Il mio sogno nel cassetto è aprire un pop-up store, che immagino come uno spazio accogliente e colorato, dove poter toccare con mano i prodotti Bernadette e magari organizzare workshop creativi.