Interno Marche. Ospitalità e design nel cuore delle Marche
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A Tolentino un imponente progetto culturale di valorizzazione e sviluppo dell’Alto Maceratese che coniuga arte, storia, moda e design
di Elena MisericordiaLe Marche, con il loro incantevole paesaggio collinare, custodiscono piccoli tesori naturalistici di armoniosa bellezza, patrimonio dell’Italia più autentica e suggestiva. Oltre le colline, ricoperte di ulivi, viti e campi perfettamente coltivati, la regione offre una grande varietà di panorami, che si estendono dalla costa adriatica sino alla catena montuosa degli Appennini.
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Ad una natura così ricca e seducente, si accompagna una fiorente piccola-media impresa, che si esprime come spontanea evoluzione di antiche attività artigianali e spazia dalle calzature alla pelletteria, dal tessile all’arredamento. Punteggiate da affascinanti borghi medievali, le Marche inoltre custodiscono autentiche gemme di interesse artistico, storico e culturale.
A Tolentino, proprio nel cuore della regione, tra i Monti Sibillini e la Riviera del Conero, l’imprenditore del bello, Franco Moschini, uno dei massimi rappresentanti del Made in Italy nel mondo, storico presidente di Poltrona Frau, oggi a capo della Moschini Holding Spa, ha restituito nuova luce a Villa Gabrielli.
Questo gioiello del tardo liberty, vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici delle Marche, simbolo dello sviluppo economico, sociale e culturale della comunità tolentinate, è stato prima opificio e dimora dell’imprenditore Nazareno Gabrielli, fondatore dell’omonimo celebre marchio della moda italiana, e poi, dal 1962, sede produttiva di Poltrona Frau, nonché residenza dello stesso Moschini.
Dal restauro conservativo della Villa è nato Interno Marche, il Design Experience Hotel che si intreccia con l’arte, la storia e le tradizioni del territorio, tra eredità del passato e visioni contemporanee. Un ambizioso progetto di ospitalità e cultura, che si inserisce in un più ampio contesto di promozione e valorizzazione dell’Alto Maceratese. 3.600 mq di edifici (un corpo principale e la dependance), 1.500 mq di giardino, un lounge bar, un bistrot e una spa con palestra.
L'eccellenza progettuale e produttiva della regione ricevono nuovo impulso e debita consacrazione tramite questa casa-museo, che regala un’esperienza oltre il soggiorno: una favolosa immersione nel mondo del design, pensata per chi viaggia per lavoro o per piacere e per gli appassionati di architettura.
Un’accoglienza ricercata e un percorso culturale affascinante si snodano attraverso trenta ambienti, tra camere e suite, unici e confortevoli, uno diverso dall’altro, ciascuno dedicato ad un grande progettista che abbia collaborato con Franco Moschini e le sue aziende. Dietro ad ogni porta cambia la suggestione, da minimalista a radical, da futurista a pop. Michele De Lucchi, Marc Newson, Gae Aulenti, Giò Ponti, Achille Castiglioni e Vico Magistretti sono solo alcuni dei designer rappresentati attraverso ambientazioni, stampe e pezzi iconici.
Interno Marche raccoglie un'importante eredità dal passato e la proietta verso il futuro. Esso conserva l’anima sincera del territorio e il saper fare delle maestranze locali, inaugurando una nuova pagina dello sviluppo socio-economico di un’area geografica popolata da persone operose, che vivono di artigianato, cultura e bellezza.
Quando e com’è nato il progetto Interno Marche? Come mai la scelta di questo nome?
Interno Marche è un progetto che trae origine dalla volontà di natura istituzionale dell’imprenditore Franco Moschini, per decenni alla guida del Gruppo Poltrona Frau. I lavori sono iniziati nell’estate del 2020 e l’hotel è stato inaugurato nella primavera di quest’anno. Le attività di “trasformazione” hanno impegnato un imponente cantiere, che ha visto all’opera quattro consulenti strategici, sette architetti, quattordici ingegneri, due restauratori, quattro geologi e due agronomi. Ed ancora: quattro progettisti 3D, un light e tre interior designer. Nel complesso, trenta imprese – tutte rigorosamente del territorio, per volere dello stesso Franco Moschini – e più di settanta aziende fornitori: una squadra di oltre duemila professionisti, ingaggiati in un percorso rispettoso, non solo di architettura e storia, ma anche di ambiente e territorio. Il nome scelto vuole essere un richiamo alla collocazione geografica della struttura (che sorge, appunto, all’interno della regione) e all’interior design, di cui l’hotel è celebrazione e riassunto. Ma è anche un omaggio al genius loci dell’industrioso territorio di Tolentino, cittadina animata da grande fermento ideologico e culturale.
Interno Marche vive nel gioiello del tardo Liberty che fu opificio e dimora dell’imprenditore Nazareno Gabrielli, quindi sede produttiva della nuova Poltrona Frau nonché residenza dell'imprenditore sognatore Franco Moschini. Come si esprime la continuità con questo glorioso passato intriso di storia, moda, arte e design?
La massima che campeggia sulla torretta di Villa Gabrielli, “Ex nihilo nihil” (“Dal nulla nulla viene - De rerum natura, Lucrezio), riassume bene lo spirito del progetto: non una costruzione né una ristrutturazione, ma la trasformazione di un edificio verso una nuova funzione. Una funzione che ne preserva l’essenza, portando alla ribalta la capacità di innovazione e la lungimiranza di un territorio e della sua gente, insieme a quella di due imprenditori di epoche successive, protagonisti di questa storia, Nazareno Gabrielli e Franco Moschini. Interno Marche nasce per accogliere appassionati del mondo del design, viaggiatori alla scoperta di una regione ancora inesplorata e professionisti che si muovono per lavoro, proponendo a chi arriva un’esperienza a due dimensioni: ospitalità ricercata e percorso culturale.
Non un semplice hotel, bensì un “Design Experience Hotel”. Ma, più precisamente, cosa significa?
“Design Experience Hotel” ha per noi un significato ben definito: rendere accessibile l'eredità del design italiano per vivere un'esperienza di viaggio fuori dall'ordinario. Stanza dopo stanza, oggetto dopo oggetto, l’hotel svela ambientazioni e autori. I pezzi inseriti nella struttura, tra autoriali e custom, sono oltre quattrocento. Questa esperienza incarna il messaggio legato alla storia dell’imprenditore e mecenate Franco Moschini, colui che ha voluto e promosso Interno Marche, alfiere del “bello, buono e ben fatto”. La nostra è una struttura che celebra l’accoglienza – ideale prolungamento di quella assicurata dalle poltrone prodotte in quello stesso edificio – e la storia del design, italiano e internazionale. Ma, negli intenti, è anche un hub territoriale, vale a dire punto di partenza verso la scoperta delle ricchezze del territorio di Tolentino e dell’Alto Maceratese, ricco di storia, bellezza, scorci suggestivi, preziose architetture e ottima cucina.
Quali sono i trenta motivi per visitare Interno Marche?
Gli ospiti possono esplorare trenta visioni universali – le nostre trenta camere –, in un viaggio di rigenerazione, ispirato dalla creatività di famosi designer internazionali, immerso nella tranquillità di un borgo marchigiano. È così che il nostro ospite, nella camera dedicata a Luigi Massoni, potrà sdraiarsi sul celebre Lullaby ad osservare gli affreschi del soffitto; in quella intitolata a Lazzeroni, potrà dormire sul celebre Volare Bed; nella stanza che ripercorre l’opera di Marco Zanuso, potrà quindi accomodarsi su una Woodlin, affacciandosi alla finestra che guarda il centro culturale Politeama, restaurato dalla Fondazione Franco Moschini, su progetto di Michele De Lucchi. Ogni camera, dunque, rappresenta un viaggio, reale e immaginario, nella storia del design.
In quale modo Interno Marche si pone l’obiettivo, secondo la volontà di Franco Moschini, di accrescere il valore della industriosa comunità tolentinate e del territorio che lo ospita?
Interno Marche ha un fine ultimo che travalica il business dell’hotellerie e, di fatto, è vissuto anche come casa-museo. Per questo la hall, il lounge bar e il bistrot “L’Opificio”, pur interni all’hotel, sono aperti a tutti. Il nostro obiettivo è quello di far scoprire e celebrare uno dei luoghi di nascita della bellezza del Made in Italy, accogliendo gli ospiti in un hub “glocal”, dove il design internazionale si fonde con l'autenticità della regione e della sua comunità. Ristrutturare Villa Gabrielli è stata anche l’occasione per raccontare il passato di una realtà umana e territoriale. Al fianco del lavoro di valorizzazione dell’edificio, c’è stato quello di archivio delle memorie che, attraverso associazioni locali, scrittori e ricercatori, ha raccolto materiali fotografici, documenti, storie e testimonianze, da consegnare e far conoscere al mondo. È stato realizzato un vero e proprio Caveau Digitale, navigabile dagli ospiti dell’hotel, attraverso dei QR code.
Come si manifesta l’attenzione verso il tema della sostenibilità ambientale nell’ambito del progetto?
Questo è stato un impegno importante per noi ed ha aggiunto complessità a un progetto già impegnativo. Ci siamo affidati a riconosciuti sistemi di rating internazionali e, dopo un lungo iter, oggi siamo orgogliosi che Interno Marche sia il primo edificio al mondo con l’applicazione di un doppio sistema di certificazione: GBC Historic Building e LEED v4 BD+C for Hospitality. Entrambe le certificazioni sono state perseguite arrivando al massimo livello di valutazione: il Platino. Un primato.
In cosa consiste la Fondazione Design Terrae? Qual è il suo legame con Interno Marche?
Design Terrae ETS è una fondazione voluta da Franco Moschini con il fine di promuovere, sviluppare e coordinare progetti e iniziative di evoluzione e crescita per il territorio dell’Alto Maceratese. In particolare, dal 2021, Design Terrae organizza l’omonimo festival, per dare luce a voci, storie, progetti, locali e nazionali. La Fondazione Design Terrae, in Interno Marche, ha curato direttamente le installazioni come quelle che, a rotazione, troveranno spazio nel grande box sopra al desk; ma avrà anche un ruolo di cerniera, occupandosi di curare le relazioni culturali e istituzionali dell’hotel. Si farà promotrice di iniziative ed eventi, che vogliono inserirsi in un più ampio progetto di marketing a vantaggio del territorio maceratese, di cui Interno Marche sarà il cuore pulsante.